La più titanica delle tragedie di William Shakespeare, dramma dell’amore padre-figli e della follia. Va in scena da oggi, martedì 21 gennaio fino al 2 febbraio 2020 al Teatro Eliseo di Roma “Re Lear”, con la regia di Andrea Baracco. Glauco Mauri sarà Re Lear. Il talentuoso interprete veste i panni del protagonista per la terza volta, la prima fu nel 1984, la seconda nel 1999. Sue le due regie per un totale di 500 repliche. La traduzione dei testi è a cura di Letizia Russo, i costumi di Marta Crisolini Malatesta e la musica di Giacomo Vezzani e Riccardo Vanja. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Mauri Sturno.

Re Lear, la trama dell’opera tra drammi e follia

 

Re Lear, ormai vecchio, vuole dividere il suo regno fra le tre figlie: Gonerilla, Regana e Cordelia. Mentre le prime due dichiarano per il padre amore assoluto, per pudore non fa cosi Cordelia, la sola, in realtà, che lo ami davvero. Lear la disereda, bandisce il conte Kent, che la difende, e dichiara sue eredi Gonerilla e Regana che, ottenuto il potere, scacciano il padre. Questi, ormai fuori di sé per le sofferenze subìte, vaga in una violenta tempesta assistito dal buffone e dal fedele Kent, ritornato dall’esilio travestito da servo per proteggere il suo signore.Per difendere l’anziano re, il re di Francia sbarca in Inghilterra con Cordelia. L’amore e il rispetto che traspaiono dalle parole di Cordelia riescono a illuminare gradualmente la mente ottenebrata di Lear. Il vecchio re ricorda il male subìto dalle figlie maggiori e riconosce il torto fatto a Cordelia. Intanto si combatte una guerra devastante tra francesi e inglesi. I francesi vengono sconfitti, Cordelia è impiccata e Lear muore di dolore. Nel frattempo Gonerilla avvelena Regana e, scoperta mentre trama di assassinare il marito, si suicida.

Le parole del protagonista Glauco Mauri

 

Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro.  Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché? Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che, per tentare di interpretare Lear, non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro.”

Le parole del regista Andrea Baracco

 

Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell’autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante. Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile. Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l’onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri. Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare. I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.

 

Informazioni sullo spettacolo

 

TEATRO ELISEO: Da martedì 21 gennaio a domenica 2 febbraio 2020

DURATA: 2 ora e 50 minuti, compreso intervallo

PERSONAGGI E INTERPRETI:

Glauco Mauri – Re Lear
Linda Gennari – Goneril
Aurora Peres – Regan
Emilia Scarpati Fanetti – Cordelia
Roberto Sturno – Conte di Gloucester
Francesco Sferrazza Papa – Edgar
Aleph Viola – Edmund
Dario Cantarelli – Matto
Enzo Curcurù – Conte di Kent
Laurence Mazzoni – Oswald
Paolo Lorimer – Duca di Albany
Francesco Martucci – Duca di Cornovaglia