Un dialogo tra due dei più grandi nomi dell’alta moda mondiale va in scena fino al 28 giugno 2020 a Parigi, luogo simbolo dell’haute couture mondiale. Due miti a confronto: Cristobal Balenciaga e Azzedine Alaïa. L’esposizione “Azzedine Alaïa collectionneur. Alaïa e Balenciaga sculpteurs de la forme” è curata da Olivier Saillard, storico della moda e da poco insignito del ruolo di direttore artistico di Pitti immagine, con l’allestimento di Kris Ruhs. Un confronto tra due dei più grandi geni della moda mondiali, diversi ma allo stesso tempo dotati di un grande spirito rinnovatore. L’esposizione sarà visitabile fino al 28 giugno 2020 a Rue de la Verrerie, a Parigi. Successivamente, a luglio 2020, la mostra verrà trasferita nella casa di Balenciaga, nel villaggio di Guetaria, sede proprio della Fondazione Balenciaga.

 

 

Balenciaga, il maestro di Alaia

 

Cristobal Balenciaga nel 1968 chiuse la sua casa di moda, lasciando diversi capi in atelier. Fu proprio Azzedine Alaïa, giovane designer, a farsi carico del lascito importante del couturier spagnolo. Azzeline si rese immediatamente conto che quei capi rappresentavano un enorme repertorio da tenere in salvo, per cui li conservò gelosamente. Una collezione di alta moda di immenso valore realizzata tra gli anni 30 e 50: da Grès a Vionnet e Schiaparelli. Alaïa prese perciò spunto da Balenciaga nel costruire la sua estetica. L’ispirazione che Balenciaga diede ad Alaia viene rappresentata in una mostra dedicata ai due grandi couturier, entrambi «scultori della forma».

 

 

La mostra nata su desiderio di Givenchy

 

Per la prima volta le opere di entrambi gli stilisti si affiancheranno a vicenda per celebrare le loro creazioni di haute couture. La mostra nasce dal desiderio di Hubert de Givenchy. Pochi mesi dopo la morte di Azzedine Alaïa, decenni dopo la morte di Balenciaga, di cui era un ammiratore, il conte Givenchy propose all’Association Azzedine Alaïa di riunire i due grandi nomi della moda in un progetto unico.

 

80 pezzi di alta moda in mostra

 

Ne La Ville Lumiere sarà possibile ammirare 80 capi di alta moda unici. Un confronto reso possibile grazie agli archivi dello stesso Azzedine Alaïa, che in vita collezionò abiti degli anni ’30 e ’50 dei grandi designer di cui intendeva seguire le orme. Capi in equilibrio tra moda, scultura e architettura firmati Grès, Vionnet e Schiaperelli, ma soprattutto Cristobal Balenciaga, a cui Alaïa si ispirò per la costruzione della propria poetica.