“Bye bye”, due paroline allegre, esili, leggerissime fanno letteralmente esplodere le duemila persone riunite nel Theatre du Chatelet per salutare l’addio alle scene, dopo 50 anni di moda, di Jean Paul Gaultier. Tutti in piedi, allora, sventolando mani e fazzoletti, gli attesi lacrimoni iniziali dell’addio che lasciano invece spazio al sorriso e alla straripante allegria di uno show che è un vero e proprio omaggio alla Francia e alla creatività di uno dei suoi figli più celebrati e acclamati nel mondo, non solo quello della moda.

Tutto il mondo di Gaultier, tra commozione, meraviglia e nostalgia

Un’ora di spettacolo che fila via velocissima tra sfilata e perfomers, tutto il mondo di Gaultier che manda in visibilio il pubblico assiepato in platea e nelle quattro file di balconate al completo dove siedono, tra gli altri, Ines de la Fressange e la fotografa Elle von Unwerth, attaccate al cellulare per non perdere neanche un’immagine di questo spettacolo destinato ad entrare nelle pieghe della storia, anche di Parigi.

Sul palco sfilano i capi haute couture di Gaultier che negli anni abbiamo imparato a riconoscere e che hanno vestito toreri e geishe, madonne e marinai alla Querelle de Brest, spogliarellisti e ballerini, il mondo estetico di riferimento di questo enfent prodige per sempre a dispetto delle sue prossime 68 primavere che festeggerà il 24 Aprile.

Scandalo, fanfare e allegria, bambole gonfiabili e grandissimi nomi dello spettacolo francese si alternano via via sul palco, in uno show indimenticabile, aperto e chiuso dalla voce di Boy George accanto a Mylène Farmer e Rita Mitsouko, monumenti della Francia anni ’80. E con loro mandano in tilt il pubblico, l’erotismo sorridente di Dita Von Teese, l’ammiccante ambiguità di una straordinaria Amanda Lear, Lionel e Farida, lo storico braccio destro e la modella e musa amata di questo stilista che iniziò la sua carriera a soli 18 anni nell’atelier di Pierre Cardin.

Jean Paul Gaultier: “Ora è il momento di cambiare”

Gli anni ’80 furoreggiano sulla scena tra musica e moda, i corsetti dai seni a coni dorati che divennero il simbolo estetico dello show di Madonna, i trench, le righe, la fantasia al potere di una moda che non ha nulla da temere.

“50 anni di carriera sono tanti, ora è il momento di cambiare e concentrarsi su altre cose, la moda stessa è cambiata, troppi vestiti, troppe cose, bisogna pensare ad una nuova forma di spettacolo” ci ha detto Gaultier al termine dello show, vestito nella sua tuta da Cipputi color azzurro cielo e mariniere a righe bianche e blu, il suo primo outfit, la prima inconfondibile firma della sua moda.

E non è un caso che sia proprio il Fashion Freak Show, lo spettacolo celebrativo della sua vita presentato a Parigi due anni fa e ora in tournée sui palcoscenici di tutto il mondo, la nuova creatura di Gaultier, questo eterno ragazzo destinato ancora a stupirci e a ricordarci, insieme a una grande storia di stile francese, quel fanciullo che alberga sempre, fino alla fine, in ciascuno di noi.

Photo Gallery – Cinzia Malvini