Luigi Tenco è stato uno dei più grandi cantanti, compositori ed interpreti della musica italiana e uno degli esponenti della cosiddetta “scuola genovese” insieme a Fabrizio De André e Gino Paoli. Prima di diventare famoso e apprezzatissimo nel mondo dello spettacolo tricolore, Luigi era un giovane sognatore e scapestrato che sognava di fare musica.

Luigi Tenco: un artista indimenticabile

Oggi, 27 gennaio, è l’anniversario della sua morte. Tenco infatti si tolse la vita a soli 28 anni con un colpo di pistola. Il suicidio avvenne nella camera di albergo dove alloggiava proprio durante l’Edizione del 1967 del Festival di Sanremo.

La sua passione per la musica fu precoce, già nel 1953, da appena adolescente, aveva fondato il suo gruppo musicale”Jelly Roll Boys Jazz band“. Luigi Tenco non aveva una grande stima di sé, nonostante fosse un ragazzo davvero in gamba e pieno di interessi e passioni. Ecco alcune frasi che ha ripetuto spesso durante alcune delle sue prime interviste:

“La mia più grande ambizione è quella di fare in modo che la gente possa capire chi sono io attraverso le mie canzoni, cosa che non è ancora successa. Non si vive per riuscire simpatici agli altri. A me i soldi, il successo, non interessano, li lascio a quelli più furbi di me in questo genere di cose.”

Le canzoni meno note di un grande artista

Le canzoni di Luigi Tenco sono tra le più belle della storia della musica italiana; tra quelle più note non si più di certo dimenticare di nominare: “Mi sono innamorato di te“, “Ho capito che ti amo”, “Vedrai, vedrai”. Tuttavia di questo artista indimenticabile esistono anche dei brani un po’ meno noti, ma altrettanto belli. Vediamo insieme quali sono: “Ieri“, “Mai” insieme a I cavalieri, “Giurami tu” e “Sempre la stessa storia“.