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Salvini al citofono, Facebook rimuove il video: “È incitamento all’odio”

Facebook ha rimosso dalla pagina di Matteo Salvini il video della vergogna: la diretta della sua citofonata a casa di Yassin”. Lo dice l’avvocato Cathy La Torre, che difende il ragazzo di 17 anni del quartiere Pilastro di Bologna.

Lì il 21 gennaio il leader della Lega è andato a suonare al citofono, chiedendo se lì abitava uno spacciatore. Il tutto ripreso da smartphone e telecamere e finito anche sui social media, oltreché in televisione.

Del video era stata chiesta la rimozione per “incitamento all’odio”. L’avvocatessa del giovane ha pubblicato lo screenshot con cui Facebook comunica la rimozione, che vi mostriamo.

“È la prima di una lunga serie di vittorie per cui ci batteremo fino allo stremo, ve lo prometto – scrive su Facebook l’avvocato Cathy La Torre -. Su questa meschina pagina della nostra vita democratica”.

Quella diretta – sostiene il legale – ha devastato la vita di Yassin. Yassin, incensurato, 17enne italiano e giocatore di calcio, si è ritrovato in tutta Italia bollato come ‘lo spacciatore’. La rimozione del video non riparerà tutto questo. E Matteo Salvini sarà chiamato a rispondere delle sue responsabilità per le vie previste dalla legge”.

“Ma è un segnale comunque straordinario. Un ex Ministro dell’Interno vede rimosso il video di una sua incursione nella vita di una famiglia, nella sua privacy, a seguito di una segnalazione per ‘incitamento all’odio’. È una vittoria. Ma è solo la prima”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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