La musica, la notte e la moda: Valentina Nervi è la giovane stilista -nata a Roma, ma che chiama casa Milano- che cerca la bellezza nel sound della musica new house e che trasferisce, nota dopo nota, il suo talento nelle collezioni innovative che propone.

Stilista appassionata e creativa che ha dato vita a un brand di abiti da sera glamour da indossare in passerella o a un after party.

Non a caso il concept del marchio è proprio la notte. La notte quella che, a detta di Valentina, è divisa in quattro momenti: cocktail, dinner gala, party e after party. La magia delle stelle, la movida e la musica che esplode, tutto in solo abito, tutto in Nervi.

Ecco l’intervista esclusiva per noi di VelvetMag.

Come è nato il progetto Nervi? Dove affondano le radici del tuo lavoro?

“E’ iniziato tutto in Spagna, a Barcellona. Il mio primo lavoro è stato per il gruppo Inditex, dove disegnavo per Bershka, sono stata lì circa un anno e mezzo ed è stata un’esperienza molto formativa, forse quella fondamentale per la mia carriera. Poi ho trovato lavoro da Custo Barcellona, dove sono stata per circa quattro anni. Lì ho imparato a a sviluppare la creatività; seguivo la parte della sfilata che si faceva a New York durante la fashion week. Ricordo una collezione ispirata agli origami, abbiamo fatto gli origami di pelle ed è stata una cosa pazzesca. Poi sono tornata in Italia, ho fatto un master all’Accademia di costume e moda in design e mi sono specializzata in alta moda. Mi sono poi trasferita a Firenze e ho lavorato per Roberto Cavalli, dove mi occupavo della parte del design underwear, mi è stato davvero utile”.

Così è iniziato il tuo viaggio nel mondo della moda. C’è però qualcos’altro a cui sei molto legata: la musica. Che rapporto hanno le due cose per te?

“La musica per me è fondamentale. La mia ultima collezione, quella che stiamo attualmente presentando, rappresenta il connubio perfetto tra le due cose: in ogni capo abbiamo inserito un codice che abbiamo fatto stampare sulle etichette. Faccio un passo indietro: il concept della collezione, del brand in generale, è la notte. La notte è divisa in quattro momenti: cocktail, dinner gala, party e after party. Insieme ad Alessandro Franconetti, mio amico e designer, abbiamo pensato di far suonare letteralmente gli abiti. Lui, però, ha studiato una tecnologia di suono 3D, allora ho pensato: perché non regalare un’esperienza della notte legata a quell’abito? Quindi, in questa collezione, ad esempio negli abiti pensati per il red carpet, si trova un’etichetta; se tu passi il telefono su quell’etichetta e ti metti le cuffie, vivi un’esperienza del suono in 3D che ti porta sul red carpet; senti il sottofondo di fotografi, dell’atmosfera che precede un evento. Se indossi uno degli abiti che fa parte del momento “party”, ti sentirai trasportata verso l’ingresso di un club, quindi con la musica che sale”.

A proposito di musica: tu la vivi in prima persona; suoni, sei spesso in consolle. Qual è il tuo genere?

“Amo suonare la new house, quella della vecchia scuola, quella vera. Ascolto volentieri tutta la musica in generale, mi piace tutta. Forse ho una preferenza per il rock, quello degli anni ’70 e ’80. Sai, io non riesco a disegnare se non ascolto musica e a seconda di ciò che devo fare, ascolto un certo tipo di musica”.

Un’ultima domanda: progetti futuri? Cosa bolle in pentola?

“Sto lavorando alla prossima collezione che uscirà a giugno, poi in progetto c’è anche l’idea di realizzare un e-commerce. E’ qualcosa che vogliamo fare, più avanti si vedrà. Nel frattempo vendiamo on-line e sono molto contenta”.