Lo avevano rinvenuto morto carbonizzato nella sua auto nel novembre scorso. Adesso dalle indagini sull’omicidio di di Vincenzo Cordì, avvenuto nella Locride tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno, emerge una pesante accusa nei confronti della moglie. La notizia è riportata online dall’Ansa.

La donna è finita agli arresti nella mattina di oggi 3 febbraio insieme all’amante e al figlio. Quest’ultimo avuto da un primo matrimonio. Qualcuno avrebbe dato alle fiamme la macchina di Cordì, mentre l’uomo era ancora vivo e si trovava all’interno del mezzo.

Le indagini dei carabinieri di Roccella Jonica, partite dal ritrovamento del corpo carbonizzato, hanno consentito di far luce sul delitto e sul movente. Alla base dell’atto criminale ci sarebbe un contesto di tipo familiare. I Carabinieri, dalle prime ore di questa mattina, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Un provvedimento che il gip presso il Tribunale di Locri ha emesso nei confronti dei tre.