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Febbraio: quali mostre e fiere vedere nel secondo mese dell’anno

Febbraio è il mese del carnevale, delle maschere e dei coriandoli. Un tocco di colore che rende la cupezza dell’inverno più leggera. Piena di colore è anche l’arte, la quale da sempre costituisce un’ottima occasione per arricchire mente e anima. Ecco un breve elenco di mostre e fiere, nel tentativo di agevolare l’organizzazione delle vostre visite in Italia o all’estero…

Arco Madrid, credit: IFEMA

ARCO MADRID

ARCOmadrid è la fiera internazionale di arte contemporanea che si terrà nella capitale spagnola dal 26 febbraio all’1 marzo 2020 proprio nella sede della fiera di Madrid. L’iniziativa – giunta al suo 39imo anniversario – si pone tra gli appuntamenti più importanti a livello mondiale, grazie al coinvolgimento di rinomati specialisti del settore. Il tema di quest’anno è It’s Just a Matter of Time, ma non è previsto un paese ospite. Le gallerie nazionali ed internazionali rientrano in varie sezioni: Programma Generale – composta da gallerie selezionate da un comitato organizzatore – Diálogos – uno dei tre spazi di ricerca a cura di Agustin Pérez-Rubio e Lucia Sanromán – Opening – incentrata su gallerie con una storia di non più di sette anni, curata da Alejandro Cesarco, Mason Leaver-Yap e Manuel Segade.

Off Gallery, Bologna. Design Arch. Giovanni Cattani

BOLOGNA

Abitare|Vivere

Sono molte le mostre che hanno inaugurato da poco in concomitanza con Arte Fiera, la kermesse d’arte che si è conclusa poche settimane fa nel capoluogo emiliano-romagnolo. Tra queste Abitare|Vivere, una collettiva in cui opere d’arte contemporanea di Germano Sartelli, Bertozzi&Casoni, Sophie Ko, Mario Schifano e altri maestri dei giorni nostri hanno dato vita a un dialogo raffinato con i mobili di design dell’architetto Giovanni Cattani. La collettiva è in collaborazione con Galleria de’ Foscherari e a cura di Manuela Valentini. La mostra è aperta fino al 14 marzo in Piazza San Michele 4/c, gli orari di apertura sono i seguenti: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30. http://www.offgallery.it/

Sissi. Vestimenti

Senza dubbio è da segnalare anche Vestimenti, una mostra a cura di Antonio Grulli che raccoglie un’ampia selezione di sculture-abito di Sissi – una delle più luminose esponenti dell’arte in Italia – presentate attraverso un progetto installativo pensato appositamente per Palazzo Bentivoglio (Via del Borgo di San Pietro, 1). La mostra è accompagnata da una pubblicazione bilingue (italiano-inglese) edita da Corraini Edizioni con testi di Mariuccia Casadio, Antonio Grulli e un dialogo di Sissi con l’artista Christian Holstad. Orari: fino al 15 marzo la mostra si potrà visitare il venerdì dalle 17.00 alle 20.00, il sabato e la domenica dalle 12 alle 19. Dal 20 marzo al 19 aprile solo su prenotazione: Caterina Pascale info@palazzobentivoglio.org cell. 370 1249962

Sissi, “Vestimenti”, Palazzo Bentivoglio, Bologna. Foto: Okno Studio

Interconnessioni. Antoni Muntadas

A Villa delle Rose invece (Via Saragozza, 228) è stata allestita Interconnessioni, la prima personale di Antoni Muntadas (1942, Barcellona) a cura di Lorenzo Balbi e Cecilia Guida. La mostra – aperta fino al 22 marzo – presenta un’analisi trasversale del lavoro dell’artista, che va dai primi anni Settanta a oggi, stabilendo nuovi campi di significato e relazioni puntuali tra i temi ricorrenti nella sua analisi interdisciplinare: la globalizzazione, il capitalismo transnazionale, la nozione di dispositivo, la relazione pubblico/privato, i rapporti tra monumenti e memoria, le “microfisiche” del potere, l’interrogazione dell’archivio, i processi della traduzione, la circolazione delle informazioni, l’immaginario politico veicolato dai media.

FIRENZE

Tomás Saraceno. Aria

Dal 22 febbraio al 19 luglio 2020 a Palazzo Strozzi aprirà al pubblico Aria, la personale a cura di Arturo Galansino dell’artista argentino Tomás Saraceno (1973, San Miguel de Tucuman). In un percorso di opere immersive ed esperienze partecipative tra il cortile e il Piano Nobile, la mostra esalta il contesto storico e simbolico di Palazzo Strozzi e di Firenze attraverso un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità. Tomás Saraceno invita a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con elementi non umani come polvere, insetti o piante che diventano protagonisti delle sue installazioni e metafore del cosmo.  Si consiglia di acquistare in anticipo i biglietti dal link https://www.palazzostrozzi.org/mostre/tomas-saraceno/

 

Tomás Saraceno, Stillness in Motion – Cloud Cities, 2016. Installation view at San Francisco Museum of Modern Art
(SFMOMA), USA. Courtesy of the artist; Andersen’s, Copenhagen: Ruth Benzacar, Buenos Aires; Tanya Bonakdar Gallery, New York/Los Angeles; Pinksummer contemporary art, Genoa; Esther Schipper, Berlin. © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2016

ROMA

Gabriele Basilico. Metropoli

Al Palazzo delle Esposizioni (Via Nazionale 194) a febbraio si potranno vedere due mostre interessanti. La prima è una personale di Gabriele Basilico, il celebre fotografo milanese scomparso nel 2013. La mostra è incentrata sul tema della città con oltre 250 opere di diversi formati datate dagli anni Settanta ai Duemila, alcune delle quali esposte per la prima volta. Fotografie di Beirut, Milano, Roma, Lisbona, Parigi e di altre città testimoniano la tendenza di Basilico ad antropizzare il paesaggio, oltre alla sua attenzione nei confronti dello sviluppo e delle stratificazioni storiche delle metropoli.

Jim Dine

Sempre al Palazzo delle Esposizioni, a partire dall’11 febbraio 2020 e fino al 2 giugno, verrà presentato il lavoro di uno dei maggiori protagonisti dell’arte americana, in una mostra a cura di Daniela Lancioni. Nell’ampia antologica dedicata a Jim Dine (Cincinnati, USA, 1935) sono esposte oltre 60 opere datate dal 1959 al 2016 provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane. Un esaustivo apparato iconografico restituisce la memoria visiva dei celebri happening, raccontati in mostra dalla voce dello stesso Jim Dine, e una selezione di video interviste, permette di familiarizzare con la figura dell’artista.

Roma, Museo del Maxxi 26 11 2017
OPENING: GIO PONTI. AMARE L’ARCHITETTURA
a cura di Maristella Casciato, Fulvio Irace con Margherita Guccione, Salvatore Licitra, Francesca Zanella
©Musacchio/Ianniello/Pasqualini

Gio Ponti. Amare l’architettura

Fino al 13 aprile il MAXXI (galleria 5) dedica una grande retrospettiva al grande architetto e designer italiano Gio Ponti, al fine di studiarne e comunicarne la poliedrica attività. Dal disegno di oggetti d’uso quotidiano all’invenzione di soluzioni spaziali per la casa moderna, alla realizzazione di progetti complessi calati nel contesto urbano, come il grattacielo Pirelli a Milano o la cattedrale di Taranto, la progettualità di Ponti si caratterizza proprio per il passaggio disinvolto di scala in scala. In mostra, materiali archivistici, modelli, fotografie, libri, riviste, e oggetti che permettono di scoprire un protagonista eccellente della produzione italiana di architettura, il cui lavoro ha lasciato tracce importanti in diversi continenti. Biglietti e info visita https://www.maxxi.art/

MAXXI – Della materia spirituale dell’arte. Photo: Agostino Osio

Della materia spirituale dell’arte

Invece, la galleria 4 della stessa struttura museale romana ospita Della materia spirituale dell’arte, una collettiva che presenta il lavoro di diciannove grandi artisti contemporanei. Il curatore Bartolomeo Pietromarchi ha chiesto a John Armleder, Matilde Cassani, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Elisabetta Di Maggio, Jimmie Durham, Haris Epanimonda, Hassan Khan, Kimsooja, Abdoulaye Konaté, Victor Man, Shirin Neshat, Yoko Ono, Michael Rovner, Remo Salvadori, Tomás Saraceno, Sean Scully, Jeremy Shaw e a Namsal Siedlecki di interpretare il tema della spiritualità nell’arte. La mostra – aperta fino all’8 marzo – riunisce opere d’arte contemporanea con una selezione di reperti archeologici provenienti dai principali musei della capitale: i Musei Vaticani, il Museo Nazionale Romano, i Musei Capitolini e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

PADOVA

Fino all’1 marzo Palazzo Zabarella ospita la mostra Van Gogh, Monet, Degas che comprende oltre settanta capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso, Vincent Van Gogh e altri che celebrano Paul e Rachel ‘Bunny’ Lambert Mellon, due tra i più importanti e raffinati mecenati del Novecento. Oltre alle donazioni alla National Gallery di Washington, i coniugi regalarono un importante nucleo di opere francesi al Virginia Museum of Fine Art di Richmond, oltre a lavori d’arte inglese e americana. E sono queste opere d’arte francese che vedremo esposte a Palazzo Zabarella, che rispecchiano la personale sensibilità dei Mellon e il loro eccezionale gusto collezionistico.

Paul Gauguin (1848-1903). Natura morta con ciotola (Still Life with Bowl), ca. 1891.

MATERA

Trama doppia è il titolo della mostra che rende omaggio a Maria Lai nell’anno in cui ricorre il centenario della sua nascita (2019). Fino all’8 marzo al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata Palazzo Lanfranchi a Matera (Piazzetta Pascoli) andrà in scena l’incontro tra l’artista sarda e Antonio Marras, ripercorrendo le tappe di un dialogo intimo basato sulla leggerezza e sulla sensibilità. In mostra oltre 300 lavori: una serie di opere inedite di Maria Lai, selezionate dall’archivio personale di Antonio Marras, e opere provenienti dall’Archivio Maria Lai, grazie alla collaborazione e all’impegno di Maria Sofia Pisu, nipote e membro del comitato scientifico dell’Archivio.

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