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Paure da coronavirus, dalle maniglie del bus alla tosse: le risposte dell’Istituto di Sanità

Il coronavirus si sta diffondendo nel mondo assieme a paure totalmente o parzialmente infondate. Si susseguono fake news, casi di psicosi, opinioni su origine e conseguenze del virus proveniente dalla Cina che nulla hanno a che fare con le verità scientifiche. Le quali, sebbene imperfette e suscettibili sempre di miglioramento, sono le uniche che garantiscono ai cittadini la maggiore sicurezza possibile. Ecco le risposte dell’Istituto Superiore di Sanità italiano ai dubbi più frequenti che molti di noi hanno. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, l’ISS ha elaborato una sorta di vademecum riguardo a esposizione, prevenzione e trasmissione del coronavirus.

Antivirali e infezione

Se prendo gli antivirali prevengo l’infezione? No. Purtroppo allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da Coronavirus. E neppure da altri tipi di infezioni virali.

Se tossiscono in metropolitana…

Se sono stato in metropolitana con una persona che tossiva e nei giorni seguenti compare la tosse anche a me devo andare in ospedale? No, a oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo coronavirus stia circolando in Italia. È invece certo che si è in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi respiratori – come febbre, tosse, mal di gola, ecc. – o, comunque, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.

…e le maniglie dell’autobus

Posso essere contagiato dal coronavirus toccando le maniglie degli autobus? Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del virus in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da coronavirus attraverso le maniglie degli autobus. In ogni caso, per prevenire tutte le infezioni respiratorie,  bisogna lavarsi frequentemente e accuratamente. E sempre prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.

Come sapere se si ha l’infezione

Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il nuovo Coronavirus non circola in Italia. Le uniche condizioni di rischio legate alla possibilità di aver contratto l’infezione sono le seguenti due. Aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo. Avere avuto contatti con persone con infezione accertata. Qualora dovessero comparire febbre o disturbi respiratori, considerato che in questo momento si è nel periodo di massima circolazione dell’influenza stagionale, è opportuno rivolgersi al medico curante.

Kit “fai-da-te”

Se mi sottopongo privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, posso sapere se ho contratto il nuovo Coronavirus? No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo Coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento e, laddove si rilevino delle positività al virus, deve essere confermata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Un numero di telefono

Qualora si sia stati esposti a fattori di rischio – quali viaggi nelle zone della Cina in cui il virus sta circolando o contatti con persone in cui l’infezione sia stata accertata – è possibile contattare il numero telefonico 1500. Un servizio che il ministero della Salute mette a disposizione dei cittadini. Chiamando si avranno risposte alle proprie domande e indicazioni su come comportarsi.

Lo spettro dei sintomi

L’infezione da coronavirus causa sempre una polmonite grave? No, può causare uno spettro di sintomi che spaziano da disturbi lievi, tipici delle normali infezioni respiratorie stagionali, a infezioni più gravi come le polmoniti.

Chi chiamare se sto male

Se ho sintomi respiratori e penso di poter essere stato contagiato dal nuovo Coronavirus, devo chiamare il 118 per andare in ospedale o andare dal mio medico curante? Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo coronavirus sta circolando o si è stati a contatto con persone risultate infette, per prima cosa è opportuno contattare il numero telefonico 1500.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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