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Sanremo 2020, share da record al 54,5%: quasi 10 milioni gli italiani davanti alla Tv

È ancora record per il Festival di Sanremo condotto da Amadeus. La rassegna della musica italiana 2020, per il 70° anniversario, sta facendo meglio delle ultime edizioni condotte da Claudio Baglioni. Nella terza serata, quella delle cover (giovedì 6 febbraio) il Festival ottiene il miglior risultato dal 1997. In quell’anno il festival fu condotto da Mike Bongiorno e da Piero Chambretti.

E se mercoledì 5 febbraio, seconda serata, la media di share si era attestata a oltre il 53%, ieri sera la media d’ascolto dell’intera serata è stata di 9.836.000 spettatori. Vale a dire il 54,5% di share. Lo scorso anno l’ascolto medio della serata dedicata a cover e duetti fu inferiore, pari a 9.409.000 spettatori per il 46,7% di share.

L’omaggio dei big in gara al 70° di Sanremo ha marcato la serata. Tutti impegnati in duetti sulle note dei brani che hanno segnato la storia del Festival. Roberto Benigni, dal canto suo, da grande incantatore ha portato sul palco dell’Ariston il “Cantico dei Cantici”. Mika ha cantato De Andrè. Infine Cristiano Ronaldo: l’asso della Juventus era presente per il debutto sanremese della moglie Georgina, e Amadeus è diventato “mezzo juventino”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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