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Coronavirus a Wuhan: Niccolò, 17 anni, finalmente atterrato in Italia

È atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare (Roma) il volo dell’Aeronautica Militare sul quale viaggia Niccolò (Nella foto in alto l’imbarco del giovane, da Ansa.it). Si tratta del ragazzo di 17 anni di Grado (Gorizia) bloccato a Wuhan, in Cina, per due volte a causa della febbre da sospetto coronavirus. Ad accogliere il giovane, oltre alla sua famiglia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Dopo lo sbarco, Niccolò sarà trasferito all’Istituto Spallanzani di Roma. Lì rimarrà, come già altri italiani rientrati dalla Cina prima di lui, due settimane in quarantena.

Si registra intanto il primo caso confermato di coronavirus in Africa. Si tratta di uno straniero che si trova in Egitto. Dalla Cina che combatte l’epidemia emerge invece la drammatica storia di sei martiri tra il personale sanitario. Sono cittadini morti per bloccare il contagio da coronavirus. Come il medico Li Wenliang che ha lanciato inascoltato per primo l’allarme ed è finito stroncato dal virus a 34 anni nella notte tra il 6 e il 7 febbraio scorsi.

Il tutto mentre esplode la tensione tra Usa e Cina all’indomani della brusca revisione al rialzo fatta da Pechino delle infezioni accertate. Ciò è avvenuto dopo il cambio dei parametri di valutazione del coronavirus. Un’operazione che ha spinto prima il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, e poi il ministero della Sanità americano a dubitare delle fondatezza dei numeri forniti.

Secca la replica del ministero degli Esteri di Pechino. La Cina ha lavorato “con la comunità internazionale nel controllo dell’epidemia in modo aperto – ha commentato nel briefing odierno il portavoce Geng Shuang -. Per il bene della sicurezza della salute pubblica globale e della salute di tutte le persone”.

Anche l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha respinto le critiche di Washington. Le Nazioni Unite assicurano che Pechino sta cooperando. E lo fa “invitando gli esperti internazionali, condividendo le sequenze del virus e aprendosi al mondo”.

La questione, tuttavia, non è affatto chiusa perché la Cina è tornata a rivedere i numeri. In questo caso tagliando di 108 unità il bilancio complessivo dei morti aggiornato a giovedì scorso 13 febbraio, dopo i controlli fatti sui dati dell’Hubei, la provincia più colpita. Sono emersi infatti casi di conteggio doppio delle vittime.

L’imbarco di Niccolò sull’aereo dell’Aeronautica militare italiana decollato alla volta dell’Italia (foto Ansa.it)

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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