News

Brescia: donna di 40 anni denuncia molestie nella sua vita privata, licenziata dal lavoro

Una donna bresciana di quarant’anni ha perso il posto di lavoro, licenziata dal titolare di uno studio presso il quale lavorava. La donna è vittima di un terribile caso di “revenge porn”, la vendetta da parte di qualcuno messa in atto tramite la diffusione di video hot privati che ritraggono la persona. La signora ha presentato denuncia alle forze dell’ordine.

I filmati in questione in breve tempo sono diventati pubblici e virali, moltiplicandosi in Rete. Le conseguenze di tutto questo avrebbero spinto il datore di lavoro a licenziare in tronco la signora, che però è vittima di un ricatto: il “revenge porn”, appunto.

Com’è possibile? Il licenziamento è scattato, spiega online l’Ansa, per un “danno di immagine”. In buona sostanza il datore di lavoro sostiene di ricevere chiamate da uomini. Persone che chiedono un appuntamento con la professionista. “Senza far riferimento alla problematica da affrontare e senza lasciare recapito telefonico”.

Dopo la denuncia della 40enne, la Procura di Brescia nei giorni scorsi ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. In un supplemento di denuncia la donna ha fornito altri nominativi e contatti di chi avrebbe contribuito a far girare i video. E ha allegato screen shot di chat di poliziotti e carabinieri. Membri delle forze dell’ordine. In quelle chat i video hot sono girati, con gli uomini in divisa che hanno commentato senza però mai fermarne la diffusione, secondo quanto emerge dalla denuncia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio