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Coronavirus, Lombardia in emergenza: chiusi uffici scuole e palestre in 3 paesi

Le sei persone risultate positive al coronavirus in Lombardia “sono in condizioni serie”. Lo ha affermato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. I malati sono tutti adulti, intorno ai 40 anni. Fra essi un uomo di 38 anni dipendente di una multinazionale con sede a Lodi. È ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno. Le sue condizioni sono leggermente migliorate rispetto a quando si è presentato al Pronto soccorso.

Una donna incinta

L’uomo, nelle settimane scorse, sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina. Positiva anche la moglie, un’insegnante incinta e al momento in maternità. Una terza persona che avrebbe avuto contatti con il 38enne, per aver fatto sport con lui, si è presentata spontaneamente in ospedale con sintomi di polmonite. Altre tre persone sono ricoverate con quadro clinico di polmonite all’ospedale di Codogno.

Il parere del virologo

Il collega rientrato dalla Cina è stato accompagnato all’ospedale Sacco di Milano dove si trova in isolamento ed è risultato negativo ad un primo test per il coronavirus. Secondo il virologo Giorgio Palù dell’università di Padova è possibile essere negativi al test anche dopo avere avuto un’infezione da coronavirus SarsCoV2. Intanto risulta ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del 38enne positivo al coronavirus.

La decisione del governo

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i contagiati. Al momento sono duecentocinquanta le persone messe in isolamento. Tra loro – ha fatto sapere l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera – 149 sono infermieri, medici, familiari e persone entrate in contatto diretto con il 38enne ricoverato a Codogno. Poi ci sono i dipendenti che lavorano nella sua ditta e che hanno avuto contatto diretto con lui.

Codogno: tutto chiuso

L’assessore Gallera ha invitato i cittadini di Castiglione d’Adda, Codogno e Casalpusterlengo, a scopo precauzionale, a rimanere a casa “in quarentena volontaria”. Il sindaco di Codogno ha disposto per il pomeriggio di oggi 21 febbraio e per la giornata di domani, sabato 22 febbraio, la chiusura delle scuole. E, “almeno fino a domenica”, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi.

E rischia anche Lodi

A Castiglione d’Adda, dove risiedono i genitori dell’uomo contagiato dal coronavirus, sono stati sospesi i festeggiamenti per il carnevale e gli eventi sportivi ed è allo studio la chiusura delle scuole. Anche a Lodi si pensa alla chiusura delle scuole. Il vicesindaco di Casalpusterlengo ha disposto la chiusura delle scuole e dei nidi.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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