Questa settimana la rubrica di Velvet Mag “In Libreria” consiglia 5 novità editoriali. Il nuovo episodio dell’infinita saga di Rocco Schiavone; la storia di Violet e della sua lotta per l’amore e la libertà; una sfida processuale ma ricca di compassione; gli equilibri femminili sul lavoro; una vera e propria epica familiare fatti dai moti dei sentimenti
Ah l’amore l’amore di Antonio Manzini (Sellerio)
Nell’ultima pagina di Rien ne va plus abbiamo lasciato Rocco Schiavone ferito in un lago di sangue. Ora è in ospedale dopo l’intervento di nefroctomia che ha subito, la stessa operazione che ha portato alla morte uno dei ricoverati del reparto, a quanto pare a causa di un errore di trasfusione. Così costretto all’immobilità, di malumore, Rocco comincia ad interessarsi a quel decesso in sala operatoria che ha tutta l’aria di essere l’ennesimo episodio di malasanità. Ma fa presto a capire che non può trattarsi di un errore umano anche perché si è fatto spiegare bene dal primario Filippo Negri le procedure in casi del genere. Per andare a fondo della questione sguinzaglia dal suo letto tutta la squadra, e segue l’andamento delle indagini, a partire dalle informazioni sul morto, Renato Sirchia, un facoltoso imprenditore di salumi della zona, casa sfarzosa, abitudini da ricco, gran lavoratore….
La ricamatrice di Winchester di Tracy Chevalier (Neri Pozza)
“È il 1932 e la giovane Violet Speedwell, che porta ancora il lutto per il fidanzato e il fratello, caduti nella Grande Guerra, vede svanire, giorno dopo giorno, la possibilità di convolare a nozze. Ha superato i trent’anni e l’Inghilterra è un Paese in cui gli uomini ormai scarseggiano. Dopo innumerevoli pasti a base di uova sode e pane secco per mettere da parte qualche risparmio, Violet decide di sfuggire alla sua soffocante madre e cercare fortuna altrove. Una nuova vita la attende a Winchester. Sarà una vita fatta di traslochi in improbabili pensioni e occhiate di sbieco al suo anulare nudo; ma sarà anche una vita ricca di opportunità, che le consentirà di avere la tanto sospirata indipendenza.
La misura del tempo di Gianrico Carofiglio (Einaudi)
Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt’altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali. Un romanzo magistrale. Una scrittura inesorabile e piena di compassione.
Le amiche non tradiscono (quasi mai) di Jane Fallon (Sperling & Kupfer)
Dopo anni trascorsi a mettere da parte la carriera per crescere da sola la figlia, Holly ha finalmente la sua occasione di riscatto: viene promossa e ottiene il posto di supervisore alle sceneggiature. Sa bene che gli equilibri in ufficio cambieranno ora che è il capo, ma sa anche di poter contare su un’alleata preziosa: Roz. Più che una collega, Roz è un’anima affine: passano gran parte della giornata insieme, non sopportano le stesse persone e si confidano qualunque segreto. Chi più di Roz potrebbe essere felice per lei? Eppure, con il passare dei giorni, Holly comincia a notare strani comportamenti nella sua amica e a essere oggetto di svariati tentativi di sabotaggio per metterla in cattiva luce. Tra e-mail imbarazzanti mai inviate, appuntamenti cancellati e riunioni disastrose, inizia una guerra a suon di pettegolezzi e colpi bassi. E se ad averla scatenata fosse proprio il nemico più insospettabile?
L’amore e altre forme di odio di Luca Ricci (La Nave di Teseo)
Un perizoma di tulle smaschera un adulterio, una lezione di geografia degenera in una vendetta tra ex coniugi, una cena tra coppie annoiate trasforma la moquette in sabbie mobili, una gatta da sterilizzare avvicina due uomini che hanno amato la stessa donna. Nel chiuso delle case, al riparo da occhi indiscreti (eccetto quelli dell’autore che, diabolico, ci racconta tutto), si consuma un’epica familiare fatta di piccoli, a volte impercettibili, moti d’amore ma anche d’odio (e viceversa).