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Coronavirus: scuole chiuse in Lombardia Veneto e Piemonte, stop al Carnevale di Venezia

Cresce l’emergenza coronavirus in Italia. Almeno 132 casi di contagio, soprattutto al Nord, come riporta online l’Ansa in un articolo a firma di Matteo Guidelli. E adesso chiudono le scuole. Stop alle manifestazioni pubbliche. E un paese – Vo’ Euganeo (Padova) – isolato e pattugliato dai carabinieri. Il commissario della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sottolinea che 26 dei ricoverati sono in terapia intensiva.

Numeri e cifre

Il numero complessivo dei positivi tiene conto delle due vittime – una in Lombardia e una in Veneto – e del ricercatore che era ricoverato allo Spallanzani ed è guarito. In Lombardia i casi sono dunque 88 (oltre alla vittima), in Veneto 24 (ai quali va sommato l’anziano morto a Vo’ Euganeo).

Sotto osservazione in ospedale

In Piemonte 6, in Emilia Romagna 9 e nel Lazio 2. Questi ultimi sono la coppia di cinesi che si trova ancora allo Spallanzani. Attualmente, ha detto ancora Borrelli, 129 persone sono in ospedale sotto osservazione. Di queste 54 sono ricoverati, 26 sono in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare.

Nord sotto assedio

Chiuse tutte le scuole di Lombardia, Veneto, e Piemonte. Nelle tre regioni è prevista la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado. Ma anche la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore. Quindi corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”.

Trentino Alto Adige

Chiusi asili e Università in Trentino Alto Adige. Fino a domenica 1 marzo, saranno chiuse le strutture socio-educative, pubbliche e private, dedicate alla prima infanzia (asili nido e microstrutture aziendali). Inoltre, sempre nello stesso periodo, saranno sospese le attività didattiche presso Università, Scuola superiore di sanità “Claudiana” e Conservatorio “Monteverdi”.

Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia fino al 1 marzo compreso saranno sospese tutte le attività delle Università di Trieste e di Udine e della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati del capoluogo giuliano. Sospesa anche l’attività didattica nelle Università piemontesi e a Genova.

Venezia, si ferma

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, assieme al ministro Speranza ha “firmato l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche”. Ma anche quelle private. E scatta la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo.

Milano, sospensione alla Scala

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha deciso “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Il teatro alla Scala di Milano ha deciso di sospendere “tutte le rappresentazioni a titolo cautelativo in attesa di disposizioni”.

Torino e Bologna

Il Comune di Torino ha ordinato “la sospensione di tutte le manifestazioni sportive aperte al pubblico”. Rinviate nel Bolognese, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna) le prove, scritta e pratica, del concorso congiunto tra Azienda Usl di Bologna, Azienda ospedaliero universitaria di Bologna, Azienda usl di Imola e Istituto ortopedico Rizzoli. Si tratta di un concorso volto a reperire posti a tempo indeterminato nel profilo di ‘Collaboratore professionale sanitario infermiere’ previsto per i giorni 25 e 26 febbraio.

Acerra

Il sindaco di Acerra (Napoli), Raffaele Lettieri, ha sospeso in via precauzionale la sfilata di carnevale e il concorso per la maschera più bella.

I “pazienti zero”

Le strutture sanitarie non hanno ancora individuato il paziente – o i pazienti – zero dal quale è partita la diffusione del virus in Italia. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli confermando che ancora non c’è un’indicazione precisa. “È difficile formulare previsioni per quella che può essere la diffusione – ha aggiunto – l’unica misura concreta e valida da adottare è dunque quella di chiudere i territori”.

Le “zone rosse”

Al momento le uniche aree sottoposte a isolamento in quanto ritenute focolai del virus sono i dieci comuni del lodigiano individuati nell’ordinanza del ministro della salute e del governatore della Lombardia e il territorio del comune di Vo’ Euganeo, dove sono arrivate le prime pattuglie dei carabinieri per istituire i posti di blocco previsti dal decreto governativo. Le pattuglie delle forze dell’ordine presidieranno 24 ore al giorno 35 varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, che comprende il territorio di 10 comuni, e 8 varchi per entrare nel territorio di Vo’ Euganeo. Sospese tutte le funzioni religiose in Lombardia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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