Laura Biagiotti sfila a porte chiuse durante l’edizione di febbraio 2020 della Milano Fashion Week. La maison, nel presentare la nuova collezione donna autunno/inverno 2021, così come Giorgio Armani, invia via streaming sul sito ufficiale del brand, via Facebook ed Instagram, le immagini del defilè svoltosi il 23 febbraio 2020 presso il Teatro di Giorgio Strehler. Anche la moda si piega all’incubo del coronavirus, che sta purtroppo avanzando in Italia, soprattutto al Nord.

 

Laura Biagiotti, la prima stilista italiana a sfilare in Cina

 

Il pensiero alla Cina è più vivo che mai durante la sfilata. Laura Biagiotti, infatti, fu la prima stilista italiana a sfilare in Cina, il 25 aprile 1988. Una data importante per il gruppo Biagiotti e per tutto il Made in Italy. La sfilata storica, presentata da Laura Biagiotti a Pechino, oltrepassò le frontiere della moda e accorciò le distanze tra Oriente e Occidente. Una defilè unico con ben trenta modelle con gli iconici abiti a “bambola” in cachemire bianco della maison, colore simbolo della griffe, e rossi, tinta iconica della Cina. Un evento memorabile seguito da duecento milioni di telespettatori. Laura Biagiotti, da quel momento in poi, divenne la paladina del Made in Italy in Cina.

(Laura Biagiotti Official)

Lavinia Biagiotti al timone della maison

 

Al timone della maison ora c’è Lavinia Biagiotti, figlia di Laura Biagiotti, alla terza generazione dell’azienda di famiglia, fondata nel 1965 da sua nonna, Delia Biagiotti. Lavinia Biagiotti, Presidente e CEO della Biagiotti Group, segue lo sviluppo dei mercati con le 35 collezioni del marchio tra cui accessori, occhiali, orologi e gioielli, home e la linea junior Laura Biagiotti Dolls. La stilista, da sempre, è molto attenta all’etica del ‘verde’. Nel 2014, infatti, lancia la nuova Collezione Laura Biagiotti Bio eyewear all’insegna del ‘green-design’.

 

Le parole di Lavinia Biagiotti

 

Del resto vivo e lavoro nella campagna romana tra il verde sconfinato del Golf Marco Simone, che ospiterà la RYDER CUP nel 2022, in un luogo storico e “coltivato”, privato e internazionale, tra CULTURA e NATURA, un binomio che, in fondo, è ovunque la firma del Made in Italy. E a proposito di eccellenze italiane è un grande privilegio poter sfilare al Piccolo Teatro di Milano. La sostenibilità di un legame che prosegue da 22 anni fatto di creatività e sperimentazione, che questa vede in scena il fondale del “Trionfo dell’amore” di Marivaux, rappresentato al Piccolo nel 1989.”

Il “giardino verde” Biagiotti

 

Lavinia Biagiotti non delude le aspettative. Per questa nuova collezione autunno/inverno 2021 l’ispirazione è “Il faut cultiver notre jardin” dal “Candido” di Voltaire (“Dobbiamo coltivare il nostro giardino”). Ed è un giardino verde fatto di moda, grazie agli iconici abiti a “bambola”, con stampa a fiore su tessuti di foggia maschili. Un giardino verde e rigoglioso grazie anche alle maglie di cachemire lavorato e riciclato con romantiche rose a rilievo. Lo stile Laura Biagiotti propone da sempre una donna elegante, raffinata estremamente femminile con capi di assoluta vestibilità e di grande manifattura. Un giardino: una visione ottimista e gentile della vita e della moda che è, e rimane, una quotidiana espressione di bellezza. E’ la riscoperta della bellezza nel coltivarsi, nella natura e nell’arte, nelle relazioni umane e nella vita di ogni giorno, nella moda, nella musica e in tutto ciò che può rivelarsi fonte di rigenerazione e di felicità. Oggi più che mai ed in questa particolare situazione mondiale in cui viviamo c’è bisogno di tutto questo. Di sogni e di grande ottimismo. La moda serve proprio a questo.

BE GREEN, maglie in cashemere di recupero e pellicce biodegradabili

 

E’ il motto della collezione, stampato anche sulle “sciarpe parlanti” che fondono il logo e il logos. Ma anche la cifra distintiva del marchio che opera con tessuti naturali e da sempre investe nel verde. E quindi spazio alle maglie integrali di cashmere di recupero, nelle trecce della tradizione o di totale semplicità nei tubini alla caviglia o nei pullover su cui si affacciano lunari riflessi d’argento e la pelliccia che più che ecologica è totalmente biodegradabile . C’è l’ordine e la simmetria di un rinascimentale giardino all’italiana ma anche lo studiato disordine naturale della campagna inglese nella gamma dei colori della terra e di tutte le sfumature dei verdi, dalla fioritura ai rilassanti toni autunnali. Colori caldi nei velluti millerighe per cappotti, gilet e piumini, che giocano sul binomio maschile/femminile.

 

I capi iconici: l’abito “bambola”e la borsa LB monogram

 

Non mancano i capi iconici del brand, che da sempre rendono inconfondibile lo stile Biagiotti. Ed ecco che si affacciano in passerella gli abiti  “Bambola” Biagiotti stampati, scultorei e tridimensionali. L’iconica borsa LB monogram diventa capiente e impermeabile per le avventure del quotidiano, ed è sempre più mini e preziosa per la sera. Si segue il flusso delle stagioni e del ciclo della luce nei velluti devorée. Dal trionfo dei colori solari alle
ombre della notte. Si racconta una storia che non dura una stagione, ma che profuma di “Forever” nell’ottica di recuperare, conservare, tramandare un guardaroba, di madre in figlia. Un’armonia che si distacca dal vortice del tutto e subito e punta sulla solidità, l’attenzione, il saper fare e smorza le ansie consumistiche dell’oggi. Le spalle sono larghe, metafora della solidità femminile, ma anche di un gesto di affettuosa gentilezza, un cappotto maschile poggiato sulla sottile silhouette di una donna.

 

Pat e Anna Cleveland: mamma e figlia in paesserella

 

Pat e Anna Cleveland sfilano in esclusiva per la prima volta insieme alla Fashion Week milanese, interpretando il messaggio di una storia di famiglia e la connessione tra generazioni all’insegna del coltivarsi tra moda, arte, natura e cultura. Cappellini sport e sciarpe da fan club: tifiamo tutti insieme per la moda italiana!