Una passerella scura illuminata solo da spot ovali sulle mannequin. Al buio sfila, il 25 febbraio 2020 durante la Parigi Fashion Week, la nuova collezione autunno/inverno 2021 di Yves Saint Laurent. Ed è forte il richiamo agli anni Ottanta e Novanta che Anthony Vaccarello, direttore creativo della maison, mette in scena. Incedono i must della nuova collezione del prossimo inverno: i pantaloni-guaina di vinile nero per moderne ed inarrestabili catwoman dotate di fisici atletici e scolpiti.
Anthony Vaccarello fa propri i classici dello stile di Yves Saint Laurent attualizzandoli. Come la camicetta a fiocco, la vallière. Un capo che prende il nome della duchessa L.-F. de la Baume-Le Blanc de La Vallière vissuta nel Seicento, che fu niente meno che l’amante di Luigi XIV. Queste sciarpette si amalgamano perfettamente ai pantaloni in guaina di vinile neri. Troviamo un’ispirazione Settecentesca francese grazie alle scarpe allacciate da grandi fiocchi di raso nero. Unisce e provoca perfettamente Vaccarello, mixando con abilità presente e passato.
Questa stagione, ispirata alle brave ragazze e ai cattivi ragazzi della vita notturna degli anni ’90, di Yves Saint Laurent è un ritorno al logo originale della casa. L’asimmetria e la sartorialità per eccellenza che abbracciano la maison sono state migliorate con tonalità gioiello ricche di dettagli seducenti e di abbondanza di lattice per il quotidiano.
“Il mio approccio all’immensa eredità del marchio è visivo, non didascalico. Non mi sono concentrato sull’ovvio dell’estetica Saint Laurent: la giacca sahariana, i pois e quei codici noti che ormai fanno parte della storia del costume. Ho provato, invece, a riportare in vita lo spirito con cui creava Yves. Quattro sono i concetti cardine intorno a cui ho lavorato: libertà, sensualità, sicurezza, chic.”
(Anthony Vaccarello Official)
Il blazer doppiopetto scozzese rosso borghese di alta moda con bottini dorati apre la sfilata. E’ indossato con pantaloni in lattice nero aderentissimi. Le giacche sono sartoriali, per lo più a doppiopetto, molte con quegli stessi bottoni dorati, in cashmere. Si susseguono i cappotti maschili, le gonne a matita rigorose indossate con stivali lunghi lucidi. Forte è il richiamo di Yves Saint Luarent classicamente anni ’80 / ’90, grazie al velluto rubino o al vestito scarlatto.
Nel backstage post-show, Vaccarello ha prontamente riconosciuto l’attuale clima #MeToo, e ha parlato di celebrare il potere della donna e il suo senso di sé. Sin dal suo arrivo da Yves Saint Laurent, Vaccarello ha sostenuto il diritto della donna di esprimere la propria fisicità e sessualità.
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