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Coronavirus, si fermano gli sport: tutte le gare saltate

AGGIORNAMENTO ORE 14:45 – “Sullo sport cercheremo di contemplare il prosieguo di tutte le attività e anche del campionato ma nel rispetto della salute di tutti. A porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento” ha detto il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, al termine della riunione a palazzo Chigi.

 

Evitare per 30 giorni manifestazioni. Anche quelle sportive, che comportino l’affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro”.

Nuovo decreto del governo

Questa è una delle proposte del Comitato tecnico scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte, che potrebbero integrare il Decreto del 1° marzo e che sarebbero da adottare in tutta Italia. Le raccomandazioni verranno recepite in un Decreto che dovrebbe essere varato già in queste ore.

Giro di vite preventivo

E questo senza attendere la scadenza delle misure adottate domenica scorsa 1 marzo. Si tratterebbe di un nuovo giro di vite delle misure preventive, con prescrizioni più stringenti e valido per l’intero territorio nazionale. E valido, soprattutto, per ogni tipo di disciplina sportiva, sebbene l’attenzione sia concentrata innanzitutto sul calcio.

La Coppa Italia si ferma, l’emergenza epidemia blocca la fase finale del torneo

Napoli-Inter non si gioca

Dallo stop alle strette di mano e agli abbracci alle manifestazioni messe “in pausa”, comprese appunto quelle sportive, almeno per quanto riguarda la presenza di pubblico. Sul fronte del calcio, intanto, Napoli-Inter non si giocherà. Secondo fonti del Governo, si va verso il rinvio della semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Juventus-Milan rinviata

Sul tardi, il 4 marzo, è arrivato anche l’ok di Aurelio De Laurentiis alla proposta di calendario formulata dalla Lega Calcio. Nel pomeriggio, il presidente del Napoli aveva lasciato in sospeso il suo parere, che ha espresso poi in serata. L’altra semifinale, Juventus-Milan, era già stata rinviata a data da destinarsi. “La Juventus rispetta qualsiasi decisione presa dalle autorità, la salute pubblica è bene prioritario anche per la società”. Così s’era espresso Claudio Albanese, capo della comunicazione della società bianconera.

Tutti gli sport sono a rischio di stop prolungato in Italia per il coronavirus

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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