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Coronavirus, nuove zone rosse: chiuse la Lombardia e 11 provincie del Centro-Nord

AGGIORNAMENTO ORE 23:33 – Sull’intero territorio nazionale “sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati”. Lo prevede una bozza del dpcm sul Coronavirus. Sono previste “specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto”. Limiti alle aperture di bar e ristoranti in tutta Italia. Si potranno svolgere le attività “con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

 

Sono state definite le nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza da coronavirus. Nell’articolo 1 della bozza del nuovo decreto del governo, che dovrebbe essere varato questa sera 7 marzo, compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, almeno fino al 3 aprile.

E anche l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna, oltreché al Veneto. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino (che sono nelle Marche), Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Il decreto stabilisce inoltre la chiusura nelle aree appena citate di: palestre, piscine, spa e centri benessere.

I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end.

Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. In queste stesse aree le scuole saranno chiuse fino al 3 aprile.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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