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ULTIM’ORA – Coronavirus, Conte chiude tutta l’Italia: “Adesso basta, non c’è più tempo”

Ormai è tutta l’Italia una “zona rossa” per coronavirus. I provvedimenti anti-contagio del governo per la Lombardia sono stati estesi a tutto il Paese.

Le parole del premier

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. Lo ha dichiarato stasera 9 marzo il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

“Io resto a casa”

Sto per firmare un provvedimento – ha detto Conte – che possiamo sintetizzare con l’espressione ‘io resto a casa’. Ci sarà l’Italia come zona protetta“.

Le scuole, lo sport

“Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo”. Il presidente del Consiglio decreta, di fatto, la fine del campionato di calcio di serie A (era nell’aria). Scuole e università resteranno sbarrate ovunque fino al 3 aprile.

Il lavoro, gli spostamenti

Gli spostamenti potranno avvenire solo per “comprovate necessità”, come sta già avvenendo in Lombardia e nelle 14 provincie “zone rosse”. In sostanza per lavoro, gravi motivi di famiglia o di salute. Se ad esempio vivo in un paese o in una città ma devo recarmi al lavoro 20 chilometri più in là dovrò avere l’autocertificazione per passare i controlli.

Aumentano i contagi

Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri 8 marzo. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l’emergenza.

E anche i morti

Sono 463, 97 in più di ieri, i morti legati al coronavirus in Italia. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 733 per coronavirus, 83 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Di questi 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono invece 4.316 i malati con sintomi ricoverati e 2.936 quelli in isolamento domiciliare.

Mascherine e screening

“Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage” per lo screening del coronavirus nelle carceri. Si sta lavorando ad una “progressiva omogenizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto il ministro Francesco Boccia, parlando in conferenza stampa alla Protezione civile. Boccia ha precisato che oltre alle regole si sta lavorando anche con le regioni per “prescrizioni e disciplina” omogenee su tutto il territorio nazionale, operazione che verrà fatta anche attraverso il confronto politico.

Impianti sciistici chiusi

“Abbiamo deciso di chiudere tutti gli impianti sciistici del Paese da domani mattina con un’ordinanza di Protezione civile”. “Dobbiamo prendere atto che il buon senso che spesso abbiamo chiesto non solo non c’è stato ma c’è stata anche una operazione di marketing vergognosa. Ci riferiamo alla sollecitazione ad alcuni studenti liberi da impegni scolastici ad andare in montagna”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sottolineando che “operazioni pubblicitarie e di marketing come quella fatta sull’Abetone è un esempio di quello che non va fatto”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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