Si è spento all’età di novant’anni e undici mesi uno dei volti più rappresentativi e riconoscibili della storia del cinema europeo e mondiale; come annunciato dalla moglie Catherine Brelet, Max Von Sydow è venuto a mancare la notte del 9 marzo, nella residenza in Provenza della coppia. Il comunicato è stato diffuso attraverso la rivista parismatch, in francese, Paese dove i due abitavano insieme da oltre vent’anni. Carl Adolf von Sydow era nato a Lund, in Svezia, nell’aprile del 1929; da oltre mezzo secolo il suo volto era divenuto familiare agli spettatori del mondo intero. “Un Dio”, come definito in queste ore dal regista Edgar Wright.

A quasi 91 anni di età, scompare un’icona del cinema mondiale: da Il Settimo Sigillo a L’Esorcista, Max Von Sydow ha rappresentato un’era per il cinema svedese e americano

Lanciato negli anni ’50 a partire dalla storica collaborazione con Ingmar Bergman, di cui per anni rappresentò il protagonista ideale, Max Von Sydow si fece da subito largo tra le file del cinema hollywoodiano. Austero, dallo sguardo e la voce profonda, il maturo attore nordeuropeo divenne a partire dagli anni ’70 uno dei volti maggiormente ricorrenti tra le file del cinema americano; fu amato in particolare per quella generazione di autori più giovani, cresciuti con il mito dei capolavori svedesi.

Il suo ruolo il Il Settimo Sigillo (1957) ne fece un’icona immediata del ‘900; in una filmografia infinita, Von Sydow avrebbe prestato la sua imponente figura in film come L’Esorcista, I Tre Giorni del Condor, Conan il Barbaro, Flash Gordon, Hannah e le Sue Sorelle e recentemente in Game of Thrones. In seguito alla stagione svedese dei primi anni, arrivarono i lavori con Spielberg, Friedkin, Wenders, Pollack e Allen. Nell’ultimo anno, era apparso nel recente episodio di Star Wars: aveva già novant’anni.