Coronavirus, l’Oms: “È una pandemia”
“Abbiamo valutato che il COVID-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica”. Lo ha annunciato il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus, oggi 11 marzo.
L’Oms certifica una pandemia quando un nuovo agente patogeno – per il quale non abbiamo ancora sviluppato gli anticorpi – si diffonde rapidamente dappertutto nel mondo. Sei le fasi che portano alla pandemia. Una di queste prevede un’area con una presenza di infezioni paragonabile a quella del paese in cui sono iniziati i contagi. Tra le pandemie più conosciute nella storia, la cosiddetta “spagnola” che si diffuse tra il 1918 e il 1919. E l’ “asiatica” del 1957.
“Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”, ha proseguito il direttore generale dell’Oms.
Si dibatte intanto, in Italia, sulla possibilità di accogliere la richiesta di una ulteriore stretta in Lombardia. La richiesta della Lombardia di “chiudere tutto” per contenere il più possibile il contagio da coronavirus “ha senso”. “La pressione sul servizio sanitario regionale lombardo è spasmodica”, dice Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, parlando su Radio Capital.
Ma la misura “che potrebbe essere proporzionata per la Lombardia”, visto che “è per l’Italia quello che Wuhan era per l’Hubei“, “non lo è per il resto del Paese”. “In particolar modo per le regioni centromeridionali dove questa situazione ancora non c’è”.