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Coronavirus, troppa gente in giro: scatta la sorveglianza digitale sui cellulari

Un nuovo forte appello a restare tutti in casa, sbarrati. Lo ha fatto oggi 18 marzo il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. “Purtroppo i numeri del contagio non si riducono – ha detto Fontana -, continuano ad essere alti. Fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala”.

“Pronti alle maniere forti”

“Amici io lo sto dicendo in modo educato, ma fra un po’ bisognerà cambiare il tono perché se non la capite con le buone bisogna essere un po’ più aggressivi anche nel farvela capire. Non vi stiamo chiedendo un sacrificio così, ma per salvare delle vite umane. Ogni uscita di casa è un rischio per voi e per gli altri”. Sono parole drammatiche quelle del governatore che parla della situazione coronavirus. “Per adesso ve lo chiediamo con la consueta tranquillità ma, se si dovesse andare avanti, chiederemo al governo anche le maniere forti”.

I ponti radio dei telefonini

Si pensa intanto, in Lombardia, a realizzare una forma di sorveglianza attraverso i ponti radio dei cellulari. Lo scrive il Corriere della Sera. È l’ultima strategia decisa dalla Regione per controllare su vasta scala i movimenti dei lombardi e verificare se effettivamente le misure per ridurre al minimo gli spostamenti vengono rispettate. L’iniziativa, d’intesa con le compagnie telefoniche che forniranno i dati sul numero di cellulari che agganciano il segnale di una determinata cella telefonica, è stata ormai decisa. Questo perché secondo le autorità sono ancora troppe le persone che escono di casa senza ragione.

Lombardia, morto medico di famiglia

La Lombardia è la regione in cui la situazione è più tragica. Mentre Brescia diventa la zona con sempre più contagi, da Bergamo giunge la notizia della prima morte, a causa del Covid-19, di un medico di famiglia. Si tratta di Mario Giovita, 65 anni. Lo avevano ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII nei giorni scorsi. Le sue condizioni di salute, stando a quanto si è appreso, sono peggiorate rapidamente e il decesso è avvenuto per le complicanze del coronavirus. A Bergamo i medici di famiglia contagiati sono 100, dicono dalla Federazione medici di medicina generale (Fimmg), di cui alcuni in gravi condizioni.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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