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Il cane più brutto del mondo: è ‘spaventoso’ perché… [FOTO]

Forse non tutti sanno che è esiste una competizione, a livello mondiale, che decreta chi sia il cane più brutto del mondo. Il vincitore 2019 si chiama Scamp The Trump ed è un cagnetto di piccola razza a pelo lungo. Ed è proprio una particolarità del suo pelo che gli ha permesso di alzare lo scettro di più brutto. Il concorso si chiama World’s Ugliest Dog e Scamp the Tramp ha superato ben altri 17 competitori.

Non lasciatevi ingannare dall’apparenza però. Essere meno belli e curati di altri quattro zampe, non vuol dire di certo essere meno importanti. E Scamp The Trump, la sua importanza l’ha costruita dal punti di vista umanitario diventando un cane da Pet Therapy.

La ‘bellezza’ del cane più brutto del mondo

Scamp The Trump è cane di piccola taglia noto per il suo pelo ‘rasta’. Tanti piccoli dread naturali che rendono il cagnolino assolutamente singolare. Impossibile definirlo brutto grazie al suo musetto, ma sicuramente il suo aspetto non è tra i più curati. Ma Scamp The Trump compensa alla sua toelettatura mancata con il suo grande contributo umanitario. Era un randagio salvato dalle strade di Compton, ma da oltre 7 anni fa parte di un progetto di Pet Therapy. Svolge il suo compito presso il Senior Center di Sebastopol, allieta le giornate degli anziani, ma una volta a settimana anche i bambini. Fa parte dei rappresentanti della Humane Society della contea di Sonoma, dove presenzia agli eventi per sensibilizzare sulle adozioni di cani randagi. Il concorso World’s Ugliest Dog si svolge ogni anno presso la fiera di Sonoma-Marin a Petaluma, CA. Ogni anno, il cane più brutto del mondo si aggiudica 1500 dollari, un trofeo e un viaggio a New York per gli appuntamenti con i media. Insomma un concorso e una vittoria in piena regola, che Scamp ( o chi per lui) saprà sfruttare nella maniera più consona.

Photo Credits Instagram: (@dogs_pt_magazine)

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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