Primo piano

Coronavirus, misure sempre più rigide: l’Italia chiude le frontiere

Limitazioni o divieto di ingresso e di uscita dall’Italia. Questa l’ultima novità prevista nella versione finale del decreto legge sulle restrizioni per il coronavirus in vigore da oggi 26 marzo .

Nel testo si prevedono “limitazioni o divieto di allontanamento e di ingresso nei territori comunali, provinciali o regionali, nonché rispetto al territorio nazionale”. Rispetto al testo approvato in Consiglio dei ministri il 24 marzo compare l’accezione delle limitazioni e quindi non solo il divieto. Ma la misura si estende anche ai confini nazionali.

Un nuovo decreto da almeno 25 miliardi è intanto in via di realizzazione. L’Italia chiede all’Unione europea di agire immediatamente. Nel suo primo intervento alla Camera dei deputati, ieri 25 marzo, il premier Giuseppe Conte ha ribadito l’opportunità delle misure messe in campo dal governo.

Ma ha anche avvertito l’Europa circa un coordinamento indispensabile. Sia piano economico che su quello sanitario. E, replicando agli attacchi delle opposizioni di questi giorni, assicura di ritenere “doverosa e necessaria” la stretta collaborazione tra governo e Parlamento.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio