In questo periodo di grandi cambiamenti epocali a causa dell’emergenza nazionale mondiale, anche gli spazi espositivi mutano radicalmente i loro aspetti. Il tutto per offrire una visione ed una mission più attuale, che possa rispecchiare maggiormente le esigenze dei fruitori. Assistiamo ad un progetto unico e di grande attualità nel panorama della moda mondiale. Una visione innovativa e poliedrica che rivisita profondamente lo spazio dedicato alle manifestazioni. Il lavoro si è svolto grazie a due artisti e professionisti di fama mondiale, per una ridefinizione non solo degli spazi di vendita, ma anche del ruolo della fiera. Un momento emozionale ed esperienziale. L’archistar Italo Rota ha curato l’intervento rivoluzionario di ripensamento degli spazi del salone del prêtàporter femminile d’alta gamma insieme con la celebre scenografa Margherita Palli. Lo spazio iper moderno di TheOneMilano è da sempre all’avanguardia nel digitale.

AlwaysOn Show, l’estensione digitale di TheOneMilano

 

TheOneMilano, il salone dell’Haut-à-Porter, nella sua scorsa edizione ha rivoluzionato gli spazi, grazie alla visione e al contributo di due nomi di primaria importanza del panorama internazionale: l’archistar Italo Rota e la scenografa Margherita Palli. I due artisti hanno infatti inserito gli allestimenti di TheOneMilano nello scenario di una città operosa e produttiva. Prende il via un’esperienza cosmopolita ispirata alla vivacità dei centri urbani. Forte e definito il concept: “It’s always Winter somewhere…C’è sempre un inverno da qualche parte nel mondo”. C’è quindi un esplicito rimando alla grande circolarità del mondo moderno, che azzera le distanze fisiche e culturali per vivere in un sistema senza più rigide stagioni. Un azzeramento delle distanze che avviene anche grazie al sempre più importante ruolo del digitale. TheOneMilano infatti da sempre è pioniere nella digitalizzazione. Ne è un esempio Always On, l’estensione digitale di TheOneMilano. La piattaforma online pensata per ampliare i giorni di incontri fisici nel salone in trecentosessantacinque giorni di lavoro concreto.

Le parole di Italo Rota

Siamo partiti dall’idea di trasformare una fiera, di fatto uno spazio rettilineo, in un ambiente complesso, ispirandosi anche ai mercati di quartiere di un tempo, caratterizzati dal disordine apparente, ma dall’ordine nascosto. L’idea di fondo è la constatazione che da qualche parte del mondo c’è sempre un inverno (It’s always Winter somewhere), in un pianeta dove le persone si spostano velocemente e continuamente, che diventa quindi sempre più piccolo”,  spiega l’archistar Italo Rota. Il professionista è stato  chiamato da TheOneMilano insieme con la celebre scenografa Margherita Palli.  Entrambi i creativi hanno ripensato la progettazione degli spazi espositivi di Fiera Milano City per l’edizione #7 del salone-polo internazionale del prêt-à-porter femminile d’alta gamma. I dettagli di questo significativo cambio di passo sono forniti dallo stesso Rota.

“È un salone di transizione, ibrido, che anticipa il nuovo modo di concepire le manifestazioni di questo tipo. Tra un paio di anni le nuove tecnologie, 5G in primis, cambieranno la natura fisica delle fiere, con l’analogico estremo che conviverà con il digitale più nuovo, e nasceranno nuove esigenze come quella di organizzare sfilate online. E poi un ruolo importante lo giocherà l’intelligenza artificiale, che permetterà di modificare i prodotti esposti in tempo reale in base ai visitatori o alle esigenze del mercato. Inoltre, i saloni della moda diventeranno probabilmente sempre più momenti emozionali dove saranno coinvolti tutti e cinque i sensi, come un teatro della memoria per portarsi via un ricordo”.

La grande importanza della sostenibilità

L’intervento è innovativo anche sul fronte della sostenibilità“L’idea è di un salone, che fosse meno impattante possibile, con strutture modulari e con materiali riutilizzabili, che lasciano pochi rifiuti. Del resto è importante trarre l’aspetto positivo anche da un’emergenza come quella ambientale. E nel prossimo futuro TheOneMilano potrebbe diventare itinerante”, ha aggiunto l’architetto.

La rivincita del Made in Italy: TheOneMilano

 

Il salone racchiude un’area espositiva fortemente dedicata al Made in Italy. Lo spazio si è avvalso della collaborazione di Confartigianato e del contributo del Ministero degli Affari Esteri. Il racconto architettonico si esprime attraverso tableua vivant, istallazioni di panel, talk show dedicati ai buyer, che rispecchiano i gusti dei fruitori moderni ed esigenti. TheOneMilano porta in scena il lavoro manuale e artigiano per ristabilire il contatto umano delle collezioni dei suoi espositori. Si celebra il valore del saper fare. Si dà forma e si esalta la bellezza e la maestria italiana.  Il Presidente di TheOneMilano è Carlo Maria Ferro. TheOneMilano si prefigge di dare una risposta concreta ai problemi di sovrapposizione, di inquinamento, di non rispetto delle persone e del loro lavoro.

 

La celebrazione dell’arte del saper fare manuale

Al TheOneMilano ci sono dimostrazioni live di lavori di maglieria a mano di lusso per uomo e donna. Perché il ricamo oggi è visto come un arte modernissima e di grande valore per il mondo della moda. Sono celebrati i sarti, che non si occupano solo del taglia e cuci ma hanno saputo trasformare un mestiere artigianale e complesso. Grande spazio anche alla tessitrice a telaio. Un tempo l’arte della tessitura era un’attività fondamentale, oggi riacquista una grande luce e valore. Il calzolaio un mestiere da sempre poco valorizzato ma che punta tutto sull’artigianalità, oggi diviene di grande attualità. Le pelletterie e l’arte di lavorazione del pellame sono un saper fare di nicchia ma di grande valore. L’orafo viene valorizzato in quanto progettista, disegnatore e fonditore ma al tempo stesso anche perchè è uomo di marketing e di gestione dell’impresa. La magliaia propone una moda interamente artigianale e Made in Italy. Insomma una rivincita del mondo fieristico insieme al manifatturiero di alta gamma. Una celebrazione del saper fare dell’Italia nel mondo.