Come trascorrere la quarantena tra shopping on-line e “abiti fai da te”
La moda fa i conti con le incertezze per il futuro, mentre le collezioni P/E 2020 tempestano di immagini, imperterrite, i social. Per passare il tempo possiamo sbizzarrirci con l’e-commerce o imparare a lavorare a maglia e all’uncinetto… E fare concorrenza agli stilisti.
Siamo costretti in casa con l’umore a pezzi, un po’ annoiati e molto preoccupati. Il mondo, là fuori, si è fermato. Troppe vittime, troppa paura, tante incertezze per il futuro. Per arrestare il Covid-19, il Premier Conte adotta misure restrittive che penalizzano il settore produttivo. Solo beni di prima necessità. Il superfluo non serve più. Anche la moda può attendere.
E-commerce e “capi fai da te”
L’e-commerce potrebbe venirci in soccorso per soffocare la noia, ma a che serve comprare se siamo costretti in casa e ogni giorno siamo afflitti da notizie terrificanti. Per distrarci potrebbe essere utile rispolverare il lavoro a maglia o imparare a ricamare. Mentre i social continuano imperterriti a mostrarci le immagini delle collezioni della P/E 2020, nonostante le serrande dei negozi siano abbassate, la nostra passeggiata virtuale tra i siti che propongono lo shopping on-line è un passatempo a cui non possiamo sottrarci.
Magari selezioniamo ciò che ci piace e mettiamo nel carrello, per il check-out c’è tempo. Al massimo si acquistano felpe, tute, t-shirt, bijoux, articoli non impegnativi che possono esserci utili nelle nostre giornate in casa in cui si passa dalla tuta al pigiama. C’è chi risistema gli armadi, un’operazione che richiede un bel po’ di tempo e pazienza. La quarantena è il momento perfetto. E allora si può anche giocare a fare gli stilisti e creare “capi fai da te”. Magari è l’occasione per tornare alle tradizioni, rispolverando l’uncinetto, in un momento in cui la voglia di comprare è poca ed oltre all’umore incide la necessità di risparmiare; se lo stipendio non è garantito, bisogna ingegnarsi.
#dontforgetfashion, l’appello della moda
Intanto, fabbriche, commercianti, artigiani e stilisti emergenti sono in affanno. Parte l’appello #dontforgetfashion da parte di tutti gli operatori del sistema moda per chiedere maggiori tutele. Il Presidente di Cbi-Camera dei Buyer Italia, Francesco Tombolini, propone il congelamento della stagione estiva. La proposta provocatoria è di rimettere in vendita le collezioni estive, già arrivate nei negozi ormai serrati, nella prossima stagione P/E 2021, magari rendendo quella attuale un “continuativo” e integrando con delle capsule. Si valuta anche la possibilità di saltare la stagione dei saldi. “Anche se la moda si deve rinnovare sempre, questa volta può attendere. Occorre un pit-stop di sei mesi per fare respirare il sistema e poi si riparte” – sottolinea Tombolini.
“Con la filiera produttiva bloccata, per le restrizioni del governo in emergenza Covid-19, si rischia di non riuscire a produrre neanche la stagione invernale, i cui ordini sono appena stati conclusi, in modalità smart-working” racconta Federica Tosi, stilista romana, presente ormai nelle migliori boutique multi-brand.
Molti commercianti temono di non riuscire a pagare le prossime stagioni se si ritroveranno indebitati senza aver incassato per le vendite mancate. “Marzo, Aprile, Maggio sono tre mesi cruciali per gli incassi. Saltano comunioni e matrimoni e tutti gli abiti da cerimonia restano invenduti” dice preoccupata Annalisa del multi-brand romano Gibot. “Bisogna essere positivi, prendiamo esempio dalla Cina che, passata la fase critica dell’epidemia, ha messo in atto l’economia di vendetta, sprigionando una voglia virale di comprare qualsiasi cosa”– ribatte ottimista Federica Tosi. “Il nostro è un mestiere antropologico – rammenta il presidente dei Buyer Tombolini- e noi stiamo assistendo ad un grande fenomeno antropologico, il cambiamento dell’umanità, delle priorità, dei tempi di consumo, restando in casa non serve tutto il nostro guardaroba”.
Acquisti da casa
E allora, armiamoci di creatività e pazienza, e nel frattempo proviamo a rinnovare i nostri capi estivi riposti e conservati negli armadi. Magari prendiamo una maglietta bianca o nera e dipingiamola, scriviamoci su qualcosa: le frasi del cuore, alcune di quelle più celebri in questo momento drammatico #andràtuttobene #iorestoacasa #inostrieroi, dedicata ai medici e agli infermieri, in prima linea in questa battaglia.
Oppure quelle più divertenti: le vignette con i cani, sfiancati dalle passeggiate, lasciapassare per l’ora d’aria dei loro padroni, durante questi “domiciliari” necessari per il bene dell’umanità. E ancora frasi provocatorie: runners sì, runners no? Per il dibattito più acceso durante questa quarantena. È giusto correre, oppure no? Questi rumors potrebbero diventare un tormentone per le prossime stagioni, o magari no, come ci insegna Giada Benincasa, stilista famosa per le sue collezioni “brandizzate con la scritta amore”. “Inizialmente – dice la stilista milanese – ho pensato di fare una capsule ispirata al coronavirus, ma ora preferirei dimenticare, puntare su colore e gioia, aspettando la nostra vittoria e la nostra rinascita. Aspetto ancora un pochino, poi arriverà la giusta ispirazione”.
Un ritorno alle tradizioni
Oppure approfittiamo di questa pausa di riflessione dalla frenesia dalla vita per tornare alle origini, alle tradizioni. Questo dramma ci sta insegnando come il tempo più prezioso sia quello dei valori, che abbiamo trascurato perché abbiamo corso troppo, senza apprezzare più nulla. L’uncinetto, il lavoro a maglia, la pazienza di filare il cotone o la lana e vedere un capo che nasce tra le nostre mani. Ecco, questo potrebbe essere un bel passatempo. E se non potete stare vicino alle nonne, per ragioni di “sicurezza”, organizzate con loro una video call per farvi dare lezioni on-line. O, semplicemente, cercate su internet dei tutorial che vi insegnino ad usare i ferri o a ricamare punto e croce.
Tenete presente che molti abiti e bra top, lavorati a crochet ed uncinetto, sono protagonisti delle collezioni estive, adesso in vendita ovviamente solo sui siti dei brand o tramite le piattaforme e-commerce. Dunque, se siete pigre e prive di manualità e non potete fare a meno di shopping (oltre all’acquisto di tinte per capelli e “nécessaire” per la manicure, in mancanza di parrucchieri e estetiste), approfittate delle vendite online e aiutate il commercio, nell’attesa che #andràtuttobene e sarà di nuovo tempo per pranzi, cene e passeggiate in compagnia. Basta fare un giro sui social per orientarsi sugli acquisti da fare, anche stando ai domiciliari si possono indossare capi nuovi smart-casual da sfoggiare durante le chiamate in modalità houseparty con le video-call collettive.
Chiara Ferragni, che è stata tra le prime a sensibilizzare gli aiuti per l’emergenza sanitaria (seguita da tanti Luxury Brand che stanno dando il loro prezioso contributo), posta ogni giorno foto in cui indossa nella sua cabina armadio, la stanza dei sogni di ogni donna, gli outfit con le sue nuove capsule. Soprattutto felpe, tute, t-shirt, piccola bigiotteria sono gli articoli più venduti on-line nelle ultime settimane, articoli comodi e non impegnativi adatti per questo lungo periodo di permanenza in casa!