Primo piano

Coronavirus, incontro a sorpresa: da Papa Francesco arriva Conte

Papa Francesco ha incontrato il premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio italiano è giunto nella mattina di oggi 30 marzo nella Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano. Trattandosi della forma di un’udienza privata, non è dato sapere di cosa abbiamo discusso il pontefice e il premier italiano. Facile, però, immaginare che il tema del confronto sia stata la pandemia del coronavirus.

Per Francesco l’importante è adesso prendersi cura dei cittadini più deboli ed esposti alle conseguenze sanitarie ed economiche del virus. “Preghiamo oggi per tanta gente che non riesce a reagire e rimane spaventata per questa pandemia” aveva detto il Papa stamani introducendo la messa a Santa Marta. Da settimane, del resto, Francesco dedica la celebrazione quotidiana all’emergenza sanitaria che sta investendo il mondo. “Il Signore li aiuti ad alzarsi e a reagire per il bene di tutta la società e di tutta la comunità”.

Il Papa è preoccupato per gli effetti della pandemia sui “più deboli” ha poi ribadito monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. “Il Papa mi ha confidato la sua doppia preoccupazione – ha dichiarato Paglia all’uscita da un’udienza che anch’egli ha avuto col pontefice -: nel presente come aiutare soprattutto i più deboli. Per il futuro in che modo uscire rafforzati nella solidarietà, perché da questa crisi emerga un ‘di più’ di fraternità a livello globale”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio