Gaia Gozzi, “Genesi”: grandi collaborazioni, ma troppo inglese?
Gaia Gozzi e la sua ammaliante voce tornano nel nuovo album “Genesi”, classificatosi quinto nella top 10 FIMI nella sua prima settimana di uscita. Dopo essere stata finalista ad XFactor nella squadra di Fedez con “New Dawns”, Gaia Gozzi ha partecipato quest’anno ad Amici di Maria De Filippi. Fra i produttori del nuovo disco di Gaia Gozzi sono presenti nomi internazionali come Alex Uhlmann dei Planet Funk, ma anche nomi italiani come Antonio Filippelli (braccio destro di Levante) e Machweo. C’è chi però l’ha criticata per la poca empatia, specialmente quando canta in inglese e crea distacco, rischiando di finire in una nicchia dal sapore misto e amorfo di internazionale e nazionale.
Gaia Gozzi e Genesi, il disco della rinascita
Gaia Gozzi ad Amici, con Stash dei The Kolors come professore, si era aperta rivelando qualcosa di sé stessa e delle scelte di vita fatte in adolescenza:
I miei genitori sono felici, è stata una caciara. Mia madre è felicissima, mio padre è pazzo per quello che mi è successo. Io non ho mai voluto far pensare la mia decisione di far musica ai miei genitori. A 18 anni sono andata via. Io non ho mai chiesto soldi, solo in alcuni momenti. Era necessario andare via da casa, altrimenti non avrei mai scritto determinate cose.
Stash ha spronato Gaia Gozzi, equiparando la sua storia alla propria:
Ti sei messa veramente in gioco, devi metterci la vera umiltà. E te lo dice una persona che ha fatto il tuo stesso percorso. Nella prima fase ci si coalizza, poi bisogna fare un passo in avanti da soli, mettendoci il cuore e fre…doci dell’aspetto tecnico.
Gaia Gozzi ha anche mostrato il proprio lato fragile ad Amici 19, dove ha rischiato di non portare a termine il brano Quando finisce un amore a causa dei ricordi di un suo ex:
Non ce la posso fare. Ora mi dà molto fastidio questo pezzo e quindi non riesco a cantare. Lo odio! Odio tutto… Per me lui è molto importante perché abbiamo vissuto insieme momenti incredibili. Ma c’è da dire che per lui ho rinunciato a troppe cose. Non voglio dare la colpa a lui. Abbiamo avuto tre anni di convivenza, ma sono emersi troppi problemi. Pensavamo che staremmo stati sempre insieme e credevamo di occuparcene successivamente. Ma io non ce l’ho fatta. Lo amavo, però.