Malaffare anche sulle forniture delle mascherine chirurgiche per la lotta al coronavirus. Al termine di un’indagine lampo la Guardia di Finanza ha arrestato a Roma un imprenditore, A.I., 41 anni. La notizia è stata resa nota oggi, giovedì 9 aprile.
L’uomo è accusato di turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Il lotto su cui le fiamme gialle hanno accertato la turbativa è relativo alla fornitura di 24 milioni di mascherine chirurgiche. Per un importo complessivo di 15,8 milioni di euro.
La turbativa riguarda la prima gara in assoluto bandita da Consip – la società del ministero dell’Economia che gestisce gli acquisti per la pubblica amministrazione – per l’acquisto e la fornitura di dispositivi di protezione individuale contro il coronavirus. La gara d’appalto per apparecchiature sanitarie ammonta complessivamente a 258 milioni di euro.
Le attività investigative, condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, hanno tratto origine da una denuncia effettuata da Consip alla Procura della Repubblica di Roma. Con riferimento a una serie di anomalie riscontrate nell’ambito della procedura di una gara.
“Una indagine tempestiva, rapida ed efficace”, scrive il gip di Roma nell’ordinanza cautelare. E bolla la vicenda come “una puntata d’azzardo giocata sulla salute pubblica e su quella individuale di chi attendeva, e attende, le mascherine”.