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Foulard che passione: un accessorio intramontabile

Accessorio di gran classe indossato spesso dalle vere lady, in grado di definire meglio la direzione del look. Il foulard completa la mise e la selezione dello stesso condiziona il nostro umore. Come del resto tutti gli accessori che, persino secondo la grande Coco Chanel, sono “la punteggiatura dell’abito“. Un foulard ben scelto può quindi rendere indimenticabile il nostro outfit.

(Hermes Official) 

Foulard come mascherina d’emergenza

Può l’accessorio simbolo d’ eleganza per antonomasia trasformarsi in mascherina d’emergenza? A Milano è scattato l’obbligo per chi esce di casa di coprirsi naso e bocca con mascherina o in alternativa con foulard o sciarpa. C’è chi è andato in confusione pensando che abbiano la stessa utilità. Anche perché le mascherine scarseggiano ed è davvero difficile reperirle. Certo pensare che il foulard possa sostituire la mascherina come protezione è un po’ azzardato. Si vedono in giro, nella città meneghina e nella capitale, eleganti signore con mascherine artigianali realizzate con pezzi di raso o seta… ”Necessità fa virtù” e così ci si organizza come si può per scongiurare il coronavirus. Un’alternativa per salvaguardare salute e stile è quella di indossare la mascherina e di coprirla con un foulard. Non correrete pericoli e sarete chic allo stesso tempo!

Il Foulard una lunga storia d’amore

La parola foulard viene dal francese e sta ad indicare proprio il fazzoletto di seta. Esiste anche la versione in cotone o in lana. Il termine foulard deriva nello specifico da foulat, che a sua volta prende origine dal verbo foulard che significa “follare”. Questo singolare accessorio ha origini molto antiche, addirittura il 1000 a.c. Nel corso dell’ Ottocento il foulard si impose come fazzoletto da collo e rimase in auge per tutto il secolo. Per un periodo si perse un po’ l’utilizzo, fino ad arrivare al Novecento e alla terza generazione Hermes. La celebre maison di moda francese diede allure e nuova vita al foulard. Da obsoleto accessorio maschile entrò a far parte delle mise delle signore influenti francesi. Oggigiorno è sfoggiato in modalità molto diverse dal passato!

(Hermes Official) 

Il leggendario carrè di Hermes realizzato con ben 300 bozzoli di farfalla

1931 Parigi, interno 24 rue du Fauborg Saint-Honorè, a pochi passi dagli Champs Elysees nel cuore di Parigi. Da un’intuizione di Robert Dumas, socio e genero di Emile Maurice Hermes, nasce il primo Carrè Hermes. E’ una tela bianca in seta a cui si deve pensare di applicare una fantasia. Viene in mente quindi il tema dei cavalli, degli avvenimenti storici di Parigi, dei carnet de voyage.

Il primo carrè di Hermes è intitolato “Jeau des Omnibus et Dames Blanches” . Il soggetto si riferisce ad un gioco da tavola tanto in voga in Francia nel 1850. Per enfatizzare e celebrare il carrè si chiamano a collaborare con la maison persino Philippe Ledoux e Hugo Grygkar, considerato il vero padre del carrè Hermes, poichè né disegnò il primo modello. Un accessorio intramontabile e anche costoso.

Basti pensare che per realizzarlo occorrono ben 300 bozzoli di farfalla, che forniscono 450 km di seta necessaria per produrre un solo carrè.

Un procedimento unico e ricco di fascino. Un miracolo di armonia e bellezza assoluta. Averlo diviene una sorta di status symbol e ben presto viene inserito in tutte le wishlist femminili.(Hermes Official)

Da Jacqueline Kennedy a Audrey Hepburn: le dive del foulard

Di gran moda negli anni Sessanta era l’abitudine di portare il foulard sulla testa ed annodarlo sotto al mento. Molto spesso veniva abbinato ad un paio di occhiali scuri. Brigitte Bardot e Audrey Hepburn indossavano il grazioso accessorio intorno al collo. Jackie Kennedy non se ne separava mai. L’icona di stile passeggiava persino scalza nelle vie di Capri con il foulard intorno alla testa, anche per camuffarsi dai paparazzi che la inseguivano. Anche Sophia Loren lo usava per mimetizzarsi. Grace Kelly lasciò tutti a bocca aperta quando utilizzò il foulard per sostenere il braccio rotto durante un party sullo yacht di Aristotele Onassis. Tremendamente chic.

 

Il Florà di Gucci realizzato su desiderio di Grace Kelly

Nel 1966 per la celebre principessa di Monaco fu creato appositamente, su suo desiderio, il famoso Florà di Gucci. Rodolfo Gucci coinvolse l’ illustratore Vittorio Accornero, che si ispirò alla Primavera di Botticelli per il celebre motivo floreale. Per realizzarlo si utilizzò una tecnica esclusiva, che permise di stampare su seta usando più di 40 colori.

In poche settimane i Florà di Gucci divennero un must e furono indossati da icone femminili come Jaqueline Kennedy, Liz Taylor, Romy Schneider e Sofia Loren. Nel 2015 Gucci celebra i 50 anni di Florà. La testimonial è Charlotte Casiraghi, proprio la nipote di Grace Kelly.

La Regina Elisabetta II, il foulard in base all’umore

Elisabetta II utilizza il foulard fin da sempre. Per la Sovrana l’accessorio è una vera e propria passione e ossessione da scegliere in base all’umore. La Regina predilige le fantasie iconiche di Hermès, in quanto sono collegate ai riferimenti delle briglie equestri. E non c’è giorno in cui non ne indossi uno. La Sovrana sfoggia i foulards persino per andare a cavallo nelle campagne di Windsor. La vediamo indossarli anche mentre è alla guida delle sue auto o in relax a Buckingham Palace. Un accessorio che la protegge, la gratifica e la rassicura.

 

Il Foulard come si indossa, una questione di stile  

Il foulard è sempre stata una prerogativa della donna ricercata. Un accessorio che non dovrebbe mai mancare nel guardaroba e al collo di una vera signora, soprattutto dai trent’anni in poi. Dai 2011 è apparsa la tendenza dell’utilizzo del foulard da parte dell’uomo, quando questo accessorio si è affermato come capo unisex. Il foulard solitamente è indossato al collo o sulle spalle, ampio e lungo.

(Hermes Official)

(Attic and Barn: Foulard multicolor stampa seventies in seta Habutai utilizzato sia in connotazione daily che per donare al look un tocco grintoso e pieno di stile)

In alternativa si indossa come copricapo, attorcigliato al manico della borsa, sulla cinta o minuto sul taschino della giacca. E che dire di annodarlo sul cappello di paglia? Sarà subito Saint Tropez style! O persino sui capelli può sostituire il classico cerchietto o il nastro per la coda bassa.

(Hermes Official)

(Attic and Barn) 

Un piccolo foulard al polso o intorno alla caviglia, vi farà essere particolarissime. L’idea estiva da sfoggiare al mare? Basta annodare il foulard intorno al collo o solo dietro la schiena, si creerà un top molto sexy. Difficile resistervi!

(Attic and Barn)

 

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                                                                                          Elena Parmegiani

 

 

 

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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