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Coronavirus, a Tel Aviv manifestazione in piazza: tutti a due metri di distanza [VIDEO]

In Italia non si può per il divieto di assembramenti. Ma in Israele, invece, sì. Manifestare in piazza ai tempi del coronavirus è stato fatto a Tel Aviv, domenica 19 aprile. Migliaia di cittadini si sono dati appuntamento rispettando il distanziamento sociale di due metri e indossando le mascherine.

La protesta era contro le trattative fra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo ex avversario politico Benny Gantz per formare un governo unità nazionale proprio per affrontare l’emergenza del Covid-19. Sui cartelli mostrati dai manifestanti slogan come “lasciate vincere la democrazia” oppure “ministro del crimine”, riferendosi a Netanyahu, sotto processo per corruzione.

La magistratura ha rinviato il processo a carico di Netanyahu a causa delle restrizione nei tribunali per il coronavirus. La prima udienza avrebbe dovuto svolgesi il 17 marzo scorso, ma si terrà il 25 maggio prossimo. Dopo l’ennesimo risultato incerto alle elezioni – gli israeliani hanno votato tre volte in meno di un anno -, Benny Gantz ha ricevuto l’incarico di formare un governo.

Allo scoppio della pandemia, però, Gantz ha sorpreso tutti. E ha aperto la strada a un governo di “unione ed emergenza” con Neatanyahu. Sebbene abbia promesso di non fare accordi con lui finché non avesse risolto i problemi con la giustizia. Attualmente i sostenitori di Gantz e Netanyahu stanno proseguendo il dialogo per un possibile accordo finale.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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