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Coronavirus, Germania alla Fase 2: riparte il Paese guida dell’Europa

Dopo un mese di lockdown riaprono da oggi 20 aprile in Germania alcune attività commerciali. Si avvia dunque da Berlino quella che in gergo è la “fase 2” dell’emergenza coronavirus. Ripartono in pratica i negozi con una superficie inferiore agli 800 metri quadri. Sebbene siano previste misure e tempistiche diverse nei vari lander, gli Stati federarti regionali (la Germania è una Repubblica federale).

Auto, bici e librerie

Tra gli esercizi commerciali dei quali è consentita la riapertura a prescindere dalla dimensione figurano i concessionari di auto. Ma anche i negozi che vendono biciclette e le librerie. In alcuni stati riapriranno anche gli zoo.

Scuole superiori

Per gli studenti delle classi superiori che si preparano a sostenere esami, riporta in un dispaccio online Adnkronos, è prevista la riapertura delle scuole in Sassonia, a Berlino e nel Brandeburgo (lo Stato attorno a Berlino con capitale Potsdam). Altri lander riapriranno gli istituti nel corso della settimana e altri ancora attenderanno l’inizio di maggio.

I contagiati e le vittime

In Germania sono più di 141.000 i casi di Covid-19 e oltre 4.400 i morti con coronavirus. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Robert Koch, che monitora le malattie infettive in Germania, parlano di 1.775 nuovi casi, il dato più basso degli ultimi cinque giorni, e di un totale di 141.672 persone positive al coronavirus.

Baviera, la regione più colpita

Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 111 decessi. La Baviera, con 37.849 casi e 1.286 decessi, è la regione più colpita seguita dal Nord-Reno Westfalia, con oltre 28.971 contagi e 857 morti e dal Baden-Wurtemberg con 28.253 infezioni e 982 decessi. A Berlino sono 94 i morti e 5.196 i casi.

Angela Merkel, cancelliera della Germania dal 2005

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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