Entra nel vivo il progetto del governo Conte per la ripartenza dell’Italia da lunedì 4 maggio in poi. La cosiddetta “fase 2”. Oggi 23 aprile in Consiglio dei ministri dovrebbero essere varate misure per alcune decine di miliardi, circa 50, al fine di sostenere l’economia italiana piegata dalle conseguenze dell’emergenza coronavirus. Il tutto mentre si attende l’esito del vertice fra i leader europei al fine di stabilire un “recovery plan”: una forma, cioè, di prestiti e investimenti per rilanciare l’economia del Vecchio continente.
Riapertura esercizi commerciali
Secondo quanto riporta online l’Ansa, con il suo piano il premier Giuseppe Conte potrebbe autorizzare dalla metà di maggio l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. L’ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni. Ad esempio: consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite date, ma un’ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall’11 maggio, la ristorazione dal 18.
Spostamenti fuori dal comune
Per ciò che riguarda gli spostamenti personali, l’idea del governo è quella di consentire dal 4 maggio movimenti anche fuori dal proprio Comune all’interno delle singole Regioni. Resterebbero in vigore i limiti alla mobilità fra una regione un’altra. Ancora di tutto questo nulla è deciso ma sarebbe al momento l’orientamento prevalente.
Quasi 3 milioni tornano al lavoro
Il piano per la fase 2 “prevede una ripartenza sempre all’insegna della massima cautela”. Nella consapevolezza che “si dovrà sempre tenere sotto controllo la curva epidemiologica e non farsi trovare impreparati in caso di una possibile risalita. Il piano prevede un allentamento delle misure restrittive, ma non uno stravolgimento“. “Sarà fondamentale, in questa fase, rafforzare il protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro già approvato nel marzo scorso e completare queste prescrizioni anche con riferimento alle attività del trasporto e della logistica”.
Le fabbriche e l’edilizia
Dal 4 maggio potrebbero infine ripartire i settori manifatturieri e delle costruzioni. Oltre ad alcuni esercizi commerciali, secondo quanto detto da Conte nella videoconferenza con i sindacati sulla fase due. L’allentamento delle misure restrittive dovrebbe coinvolgere al massimo 2,7 milioni di lavoratori, ha detto il capo della task force Vittorio Colao nel corso dell’incontro in videoconferenza tra Governo e sindacati del 22 aprile.