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Coronavirus: Trump propone “iniezioni di disinfettante”, bufera sui social

Come si può guarire dal coronavirus che negli Stati Uniti ha già provocato 50 mila morti? “Vedo che il disinfettante lo distrugge in un minuto. Un minuto. Non c’è un modo di fare qualcosa di simile, iniettandolo? Sarebbe interessante verificarlo”.

Un “siringa” un po’ particolare

Ancora una volta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, l’ha sparata grossa. Lo fa perché vuole stupire? Per attrarre comunque su di sé l’attenzione? Per distogliere l’opinione pubblica americana dai veri problemi? Il dibattito è aperto. Ma il punto è un altro. Per il politico più potente della Terra il Covid-19 potrebbe forse essere evitato iniettandosi del disinfettante nel corpo. Magari con una bella siringa.

“Ma non sono un dottore..”

Gli strabilianti suggerimenti sono arrivati in conferenza stampa da Washington giovedì 23 aprile. Trump ha indicato che si potrebbero testare iniezioni di ultravioletti, di disinfettanti e di candeggina per vedere se uccidono il coronavirus. “Non sono un dottore – ha aggiunto il presente Usa -, sono qui per illustrare delle idee”.

“Quello che ha detto Trump è pericoloso”

In molti, ora negli Usa, ritengono “irresponsabile e pericoloso” il suggerimento di Trump perché potrebbe spingere qualcuno a provare a iniettarsi il disinfettante in casa per conto proprio. “L’idea di iniettare o ingerire qualsiasi tipo di prodotto disinfettante nel corpo è irresponsabile è pericolosa”, ha affermato l’esperto pneumologo Vin Gupta. E ha ricordato che ”è un metodo comune che le persone usano quando vogliono uccidersi”.

Usa, quasi 900 mila casi

Gli Stati Uniti si avvicinano al primato triste dei 50.000 morti per coronavirus. I casi accertati sono 866.646 e i decessi 49.759. Questi i dati della Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore si registrano altre 3.176 vittime. I contagi sono 866.646, ovvero 26.971 in più in un giorno. “Stiamo facendo progressi” dice però Trump. Gli fa eco il vice presidente Mike Pence che, nel corso del consueto briefing della task force della Casa Bianca contro il virus, dice: “I dati continuano a mostrarci segnali di progresso, con molte aree metropolitane che hanno superato il picco”.

Pochi i test nel Paese

Poiché i test effettuati sono pochi, per ammissione del super esperto del pool di Washington Anthony Fauci, i casi sono probabilmente molti di più. “Non sono d’accordo” con Fauci sul fatto che gli Stati Uniti sono ancora indietro sui test per il coronavirus, ha detto Trump, ribadendo che molti paesi al mondo “vogliono i nostri test. Siamo coloro che ne stanno facendo di più”. Ed ancora: “Il vaccino è molto vicino”. Tempi che secondo Oms e comunità scientifica non saranno comunque inferiori a un anno.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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