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Coronavirus, dal 27 aprile le primissime riaperture: quali sono e dove

Si stabilisce in queste ore quali attività produttive, e in che modo, potranno ripartire già da lunedì 27 aprile. Prima, dunque, della fatidica data di lunedì 4 maggio, il giorno in cui il governo ha predisposto il riavvio, lento ma progressivo, dell’Italia ferma in casa per la pandemia del coronavirus. La questione è ancora sul tavolo del governo è non è sciolta. A oggi sabato 25 aprile sono almeno tre le regioni con maggiore flessibilità sulla data del 27 aprile: Emilia-Romagna, Liguria e Veneto.

Emilia-Romagna

Per il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “i cantieri, secondo me, dovrebbero riaprire già dal 27 aprile o da martedì 28 – dice a SkyTg24 -. Potrebbero riaprire per l’edilizia scolastica, le strade. Molte imprese, penso all’agroalimentare, non hanno mai chiuso. Se vengono rispettate le norme, se ci sono garanzie di sicurezza, ci sono luoghi di lavoro più sicuri delle file ai supermercati”. Bonaccini, porterà queste istanze alla riunione del governo di oggi 26 aprile in qualità di presidente della conferenza delle Regioni.

Liguria

Da lunedì 27 aprile in Liguria “partiranno alcune misure attente e scrupolose per dare un po’ di fiato alla nostra economia e anche alla nostra vita”. Così le ha definite il presidente della Regione, Giovanni Toti. Si tratta, ha spiegato, di “uscire a fare qualche passo, qualche sport, che vuol dire anche aiutare la salute, minacciata dalla troppa immobilità”. Ma anche consentire ai ristoranti di offrire take away, ossia il cibo da asporto, andandoselo a prendere per poi portarselo a casa. Per il futuro si tratterà di “tenere prudentemente d’occhio la curva dei contagi, uno dei valori alla base della ripartenza”, ha spiegato Toti.

Veneto

Di venerdì 24 aprile la nuova ordinanza regionale in Veneto, firmata dal governatore Luca Zaia. Si stabiliscono condizioni più favorevoli al settore agroalimentare e della ristorazione. Compresa la possibilità di effettuare il take away. “Qualcuno dice: perché avete agevolato così tanto il mondo agroalimentare? Perché è prevista nel Dpcm la deroga formale che l’alimentare non abbia limitazioni se non quelle della regolamentazione degli accessi all’acquisto”, ha risposto Zaia alle obiezioni. “Tanto è vero – ha puntualizzato – che noi siamo stati più restrittivi chiudendoli la domenica e i giorni festivi”.

Termoscanner e test sierologici

Più in generale, il governo sta lavorando anche al tema dei trasporti. E quindi della sicurezza sui mezzi pubblici: bus, metro, treni, aerei, navi. Dovrebbero venire installati termoscanner negli scali e nelle stazioni. Serviranno alla misurazione della febbre ai passeggeri. Il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha annunciato, che il 4 maggio partiranno i test sierologici a livello nazionale su un campione di 150mila persone.

Controlli delle forze dell’ordine

Proseguono in tutta Italia i controlli delle forze di polizia per il rispetto delle misure di emergenza anti-contagio. Sul totale delle persone controllate il 24 aprile, 6.679 hanno ricevuto sanzioni amministrative, 95 sono state denunciate per falsa dichiarazione o attestazione e 12 per violazione dei divieti di allontanamento dall’abitazione legati alla quarantena. In tutto sono state fatte verifiche su 287.579 persone e 98.590 esercizi e attività commerciali. Per quanto riguarda i titolari degli esercizi e delle attività commerciali verificati, 149 sono stati sanzionati e sono stati 24 i provvedimenti di chiusura. Il bilancio dei dati complessivi, dall’11 marzo al 24 aprile, è di 10.102.522 persone e 3.981.858 esercizi attività controllati.

Contagi, vittime e guariti: le cifre

Continua, per il sesto giorno consecutivo, il calo dei malati di coronavirus in Italia. Sono 105.847 gli attualmente positivi, 680 in meno rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. Sono 63.120 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri 24 aprile di 2.622. L’aumento di ieri rispetto al 23 aprile era stato di 2.992. Sono salite a 26.384 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 415 in un giorno. Ieri l’aumento rispetto al giorno precedente era stato di 420. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva. Ad oggi sono 2.102. Di questi, 724 sono in Lombardia, la regione più colpita: sono 32 in meno rispetto al 24 aprile. Dei 105.847 malati complessivi per coronavirus, 21.533 sono ricoverati con sintomi e 82.212 sono quelli in isolamento domiciliare. Tutti questi sono dati della Protezione civile.

Viaggeremo da maggio 2020 con separatori su aerei e treni? Quasi certamente

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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