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Coronavirus, le mascherine che non inquinano: utilizzabili 15 volte

Arrivano sul mercato mascherine anti-coronavirus lavabili e riutilizzabili anche più volte. NaturaSì, azienda del bio in Italia, rende disponibili alla vendita le mascherine in cotone lavabili fino a 15 volte. Le mascherine sono realizzate dalla Cooperativa sociale Quid.

Inquinamento ridotto

Si tratta di prodotti classificati come maschera a uso medico di “Tipo I” (Attestazione dell’Istituto Superiore di Sanità 16 aprile 2020). “Le mascherine in cotone garantiscono la protezione richiesta ma con un impatto sull’ambiente ridotto di 15 volte. Una scelta in linea con quanto abbiamo fatto fino ad ora per ridurre il più possibile il ricorso all’usa e getta, e quindi la produzione di rifiuti, a partire dalla spesa”, spiega ad Adnkronos Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì.

Meno plastica

L’azienda ha infatti già eliminato le bottiglie in plastica in quasi 60 punti vendita, dove ha installato erogatori per l’acqua, e ha introdotto la vendita di 22 prodotti secchi sfusi che prima venivano venduti solo in confezioni di plastica. Azioni che si sono affiancate alla scelta di introdurre sacchetti riutilizzabili per l’ortofrutta e i prodotti sfusi.

Lavaggi, come farli

Il lavaggio delle mascherine è semplice. Basta immergerle in un litro di acqua con 5 grammi di candeggina, sciacquare con acqua corrente e fare asciugare all’aria. Poi stirare a massima temperatura fino al quindicesimo utilizzo. Le mascherine riutilizzabili sono realizzate dalla Cooperativa Sociale Quid Onlus di Verona. Una realtà che dà lavoro a donne e uomini con un passato difficile e che, in questo spazio, hanno potuto reinserirsi nel mondo del lavoro e immaginare un futuro migliore.

Riciclo senza usa e getta

In questi mesi, proprio grazie alla riapertura e riconversione della produzione delle mascherine, è stato possibile garantire loro una continuità lavorativa. Non è la prima volta che la Cooperativa Quid e NaturaSì collaborano assieme sul tema del riuso. Da ormai due anni nei punti vendita bio sono a disposizione retine riutilizzabili per l’ortofrutta al posto dell’usa e getta in bioplastica.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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