“Finalmente si riparte” ma guai ad archiviare “l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta aggressione del coronavirus. Oppure il fatto che in Italia si siano ormai “superati i 200 mila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime”.
Questo, all’insegna della prudenza, il cuore del messaggio di Sergio Mattarella agli italiani. Tutti i cittadini sono provati da due mesi di confinamento. E “scalpitano” per un ritorno alla normalità, sebbene sappiamo che non sarà più esattamente quella di prima.
Il capo dello Stato ha parlato in occasione del Primo Maggio, festa dei lavoratori. Quasi a voler coniugare sicurezza e lavoro che non sono – e mai devono essere – in contrapposizione tra loro. L’uscita dal tunnel è possibile ma non è certo il momento di “vanificare i sacrifici fin qui fatti“.
Un Primo maggio 2020 senza piazze. Segnato dall’emergenza Covid ma che non rinuncia a celebrare la giornata dei lavoratori ricorrendo ad una veste insolita. “Il lavoro in sicurezza: per costruire il futuro”, è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per l’edizione 2020, che non vede i sindacati sfilare in cortei e manifestazioni.
Interventi e messaggi sono affidati a tv e social. Una piazza virtuale, imposta dal rispetto delle norme anti-coronavirus, che punta più che mai sulle priorità del lavoro e della sicurezza, le leve per ripartire. Alla vigilia della fase due e per la ripresa economica del Paese. La pandemia ha imposto l’annullamento della manifestazione nazionale che per quest’anno Cgil, Cisl e Uil avevano scelto di fare nella città di Padova, “Capitale europea del volontariato”.
Così come sarà tutto in tv il tradizionale concertone di piazza San Giovanni a Roma. Ma il lavoro resta protagonista. “Sarà proprio il lavoro che combatterà e sconfiggerà questo virus”, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel video messaggio diffuso sui social. ”