Coronavirus, mascherine: svolta nel rebus del prezzo a 50 centesimi
Un accordo per distribuire alle farmacie altri 10 milioni di mascherine contro il coronavirus. Saranno poste in vendita con un prezzo al pubblico di 50 centesimi più Iva l’una.
È questa l’intesa che secondo l’agenzia di stampa Ansa sarà siglata oggi 7 maggio tra il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, Federfarma e l’Associazione Distributori di Farmaci (Adf).
Stando alla bozza di accordo, i farmacisti pagherebbero a 38-40 centesimi le mascherine all’ingrosso, con un guadagno di circa 10 centesimi alla vendita per ognuna. Un introito che sarebbe doppio rispetto ai mesi precedenti all’emergenza.
Nelle scorse settimane una forte polemica, non ancora sopita, è esplosa tra la categoria dei farmacisti da un alto e il governo dall’altro.
Il commissario all’emergenza virus, Domenico Arcuri, reperite imponenti forniture di mascherine, aveva stabilito un prezzo di vendita calmierato a 50 centesimi. Molti farmacisti avevano replicato asserendo l’impossibilità di far fronte alla vendita al pubblico a questo prezzo giudicato troppo basso. Adesso arriva la svolta? Può darsi. Di certo si tratta almeno di un passo avanti.