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David di Donatello 2020: Marco Bellocchio trionfa con Il traditore

Marco Bellocchio trionfa ai David di Donatello 2020. È il suo Il traditore, impeccabile lavoro cinematografico incentrato sulla figura di Tommaso Buscetta, a vincere il premio più ambito dei riconoscimenti cinematografici italiani, quello per il Miglior film. Lo stesso Bellocchio, 80 anni compiuti lo scorso 9 novembre, porta a casa anche la statuetta d’oro per il Miglior regista e il suo film incassa un totale di sei riconoscimenti.
A un gradino subito più in basso si posiziona Pinocchio, film fiabesco e dalle tinte macchiaoliche, che incassa invece ben cinque statuette d’oro, grazie allo straordinario staff che ha lavorato duramente a questa piccola perla cinematografica. Al film di Matteo Garrone, ispirato al capolavoro letterario di Carlo Collodi, sono stati assegnati i premi per il Miglior scenografo, il Miglior truccatore, il Miglior costumista, il Miglior acconciatore e Migliori effetti speciali visivi. Nota di plauso anche a Phaim Bhuiyan, vincitore del David per il Miglior regista esordiente per il film Bangla.

I riconoscimenti per i migliori attori

Un trionfo sotto tutti i fronti per Il traditore, film di Marco Bellocchio con il maggior numero di candidature (18, in totale) e di riconoscimenti ai David di Donatello 2020. Sono due dei membri maschili del suo cast, Pierfrancesco Favino e Luigi Lo Cascio, a vincere rispettivamente i premi per il Miglior attore protagonista e per il Miglior attore non protagonista. Per quanto riguarda i corrispettivi femminili di questi riconoscimenti, a trionfare sono state Valeria Golino (5 è il numero perfetto) e Jasmine Trinca (La dea fortuna). Da sottolineare, in tal senso, la meravigliosa solidarietà che le donne candidate hanno dimostrato l’una nei confronti dell’altra.

David di Donatello 2020: tutti i vincitori

Non solo Pinocchio e Il traditore. Ecco, di seguito, tutti i vincitori dei David di Donatello 2020.

  • David dello spettatoreIl primo Natale
  • David Speciale: Franca Valeri
  • Miglior cortometraggioInverno (regia di Giulio Mastromauro)
  • Miglior attrice non protagonista: Valeria Golino (5 è il numero perfetto)
  • Migliore autore della fotografia: Daniele Ciprì (Il primo re)
  • Migliore sceneggiatura originale: Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo (Il traditore)
  • Miglior scenografo: Dimitri Capuani (Pinocchio)
  • Miglior truccatore: Dalia Colli, Mark Coulier (Pinocchio)
  • Miglior attore non protagonista: Luigi Lo Cascio (Il traditore)
  • Miglior musicista: Orchestra di piazza Vittorio (Il flauto magico di piazza Vittorio)
  • Migliore sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci, Pietro Marcello (Martin Eden)
  • Miglior costumista: Massimo Cantini Parrini (Pinocchio)
  • Miglior acconciatore: Francesco Pegoretti (Pinocchio)
  • Miglior attore protagonista: Pierfrancesco Favino (Il traditore)
  • Miglior attrice protagonista: Jasmine Trinca (La dea fortuna)
  • Miglior canzone originale: Che vita meravigliosa, di Antonio Diodato (La dea fortuna)
  • Miglior documentarioSelfie di Agostino Ferrente
  • Miglior regia: Marco Bellocchio (Il traditore)
  • Miglior produttore: Groenlandia, Gapbusters, Rai Cinema, Roman Citizen (Il primo re)
  • Miglior montatore: Francesca Calvelli (Il traditore)
  • Miglior regista esordiente: Phaim Bhuiyan (Bangla)
  • David giovani: Mio fratello rincorre i dinosauri, di Stefano Cipani
  • Migliori effetti speciali visivi: Rodolfo Migliari e Theo Demeris (Pinocchio)
  • Miglior suono: Angelo Bonanni, Davide D’Onofrio, Mirko Perri, Mauro Eusepi e Michele Mazzucco (Il primo re)
  • Miglior film stranieroParasite
  • Miglior film: Il traditore di Marco Bellocchio

 

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