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Coronavirus, bonus bici (e non solo) da 500 euro: cosa posso acquistare

Come ai tempi dell’austerità per la crisi petrolifera dei primi anni Settanta si riscopre oggi il valore della bicicletta come mezzo di trasporto. Nella fase 2 e forse anche oltre la bici tornerà a essere in Italia un valore aggiunto per una mobilità più sana e che cerca di limitare l’uso del mezzo pubblico così come dell’auto.

Il governo si appresta quindi a varare un bonus da assegnare agli italiani che ne faranno richiesta per una somma fino a 500 euro. La norma dovrebbe essere presentata nell’ambito del maxi decreto “Rilancio”, la cui approvazione dovrebbe avvenire oggi 13 maggio.

Il bonus servirà a coprire il 70% della spesa per l’acquisto di biciclette ma non solo. Lo si potrà spendere anche per acquistare il “segway“, monopattini,  mezzi elettrici (cioè con pedalata assistita) e abbonamento di sharing (non il car sharing). Il bonus è valido fino al 31 dicembre 2020.

Per quello che è noto al momento, il bonus bicicletta è dedicato ai residenti maggiorenni delle città metropolitane oppure dei Comuni sopra i 50 mila abitanti.  Se ne potrà usufruire una volta sola. Non è ancora chiaro come richiederlo ma in sostanza si tratterà di un rimborso post-acquisto. O, altrimenti, di uno sconto applicato direttamente dal commerciante.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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