Primo piano

Coronavirus, il ministro Speranza: “Possibile seconda ondata, l’Italia sia pronta”

Una seconda ondata epidemica è temuta da tutti gli scienziati del mondo. Chi ha il compito delle decisioni politiche non può sottovalutare tale eventualità e dobbiamo farci trovare pronti. Per questo abbiamo aumentato i posti in terapia intensiva del 115%. Siamo preoccupati dall’ipotesi di una seconda ondata e il paese deve farsi trovare pronto nella sua interezza”.

Le chiamate della Croce Rossa

Così a Sky tv, oggi 26 maggio, il ministro della salute Roberto Speranza. Il quale ha sottolineato come sia “necessario e fondamentale che le persone che verranno contattate dalla Croce Rossa per i test sierologici rispondano positivamente alla chiamata. La chiamata potrà arrivare anche al cellulare. Avere questi risultati consentirà ai nostri scienziati di avere un’arma i più di conoscenza dell’epidemia nel nostro Paese”.

Non pochi gli “indecisi”

Sono state infatti oltre 7300 le chiamate effettuate oggi dalla Croce Rossa italiana (Cri) per contattare i cittadini del campione che parteciperà all’indagine sierologica nella prima giornata di ieri. Il 25% del campione ha detto si all’esecuzione del test già al primo contatto mentre sono oltre il 60% le persone che hanno chiesto di essere ricontattate per vari motivi e circa il 15% quelle propense ma che per il momento stanno ancora valutando. Lo si apprende dalla Cri.

Marche e Sardegna ai primi posti

Le Regioni che hanno aderito “più volentieri” nella prima giornata di ieri 25 maggio alle chiamate da parte della Croce Rossa italiana (Cri) per l’effettuazione dei test sierologici della campagna nazionale sono le Marche e la Sardegna. Buono l’esito in Umbria e Lombardia, mentre quelle più indecise sono la Campania e la Sicilia, si apprende dalla Cri. Molte persone oggi 26 maggio stanno però ricontattando la Croce Rossa per avere maggiori informazioni e poter partecipare al test. Le prime Regioni dove si stanno effettuando oggi i prelievi sono Liguria, Basilicata, Province Autonome di Trento e Bolzano, Lazio. Da domani previsti i primi prelievi su Roma.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio