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Coronavirus fase 2, i matrimoni si fanno in casa: il nuovo trend dei wedding planner

Le disposizioni del Governo in materia di festeggiamenti consentono di fare ricevimenti in casa propria. Questo vale per i matrimoni. E gli italiani, almeno a questa restrizione, non sembrano adeguarsi malvolentieri. Un fenomeno che nelle ultime settimane sta crescendo, quelli dei “matrimoni in casa”. Sempre di più. Al punto da trasformarsi in un vero e proprio trend per il settore.

Un modo nuovo per riscoprire il calore e l’intimità abbandonando il divertimento sfrenato e lo sfarzo di grandi feste il più delle volte costose e fini a se stesse. Per questo molti wedding planner, tra cui Michelle Carpente, riporta kisskiss.it, si stanno facendo promotori del “Matrimonio a casa“.

Una soluzione più economica, sostenibile e sicura per dare il giusto risalto alla giornata delle nozze. Allestimenti consegnati con corriere, videochiamate per la conoscenza degli spazi e costi decisamente più contenuti. Chissà se tra i lasciti della pandemia non ci sarà anche una diversa sensibilità rispetto a questo tema. Si trasformeranno i matrimoni? E soprattutto: si rilanceranno, visto che non vanno più troppo di moda? Lo sapremo presto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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