“Il virus ha dato un’accelerata a quello sviluppo tecnologico in cui siamo già immersi e che caratterizzerà il nostro futuro”. Ne è convinto Cipriano Mauro Marini, ingegnere padovano prestato alla scrittura. Autori di libri e racconti, parla con VelvetMag della sua ultima fatica: Cyber Oligocrazia – La coscienza di Paolo (Supernova edizioni).
In un indefinito anno del prossimo futuro, in un mondo affollato da macchine intelligenti, Paolo, il protagonista, e la sua famiglia trascorrono la loro esistenza nella più assoluta apparente tranquillità. Tuttavia, in una sera avvolta nella solita routine quotidiana accade qualche cosa e il dubbio, non contemplato in questa società che si proclama perfetta, fa capolino e comincia a rodere come un tarlo.
Sarà questa la molla che farà aprire il sipario e che porterà il protagonista a scoprire l’essenza di un mondo completamente diverso da come l’aveva sempre inteso. Paolo scoprirà che non c’è nulla di perfetto in questa evoluzione tecnologica non regolata anche se scontata in ogni aspetto quotidiano. Ma come è veramente la sua vita oltre le apparenze che lo circondano? Parallelamente questo cambiamento irromperà anche nella sua storia personale: riuscirà a far valere le emozioni in questo mondo elettronico?
“Il mio è un libro di fantascienza proiettato nel domani – ci spiega Cipriano Mauro Marini -. Fondato però sulla realtà che in parte già vediamo oggi: lo smart working accelerato dagli effetti del coronavirus, le grandi megalopoli in cui abitano milioni e milioni di persone. In più, nel futuro che ritraggo, non ci saranno più le auto, né i negozi. L’agricoltura e le fabbriche saranno gestite dai robot. La mia è una fotografia di ciò che potrà essere il domani”.
Si sviluppa perciò, in questo ‘ambiente’, la vicenda di Paolo e della sua famiglia. Un contesto fatto di una “cyber oligocrazia”. Cyber perché rappresenta la permeante e fondamentale presenza dei robot. Mentre l’unione dei termini oligo e crazia descrive chi effettivamente governerà il mondo: enormi aziende monopolistiche, quasi indistinte nella loro onnipresenza, sul modello di un grande fratello orwelliano. “Paolo – spiega Marini – comincia a uscire dal suo guscio e scopre davvero il mondo. La sua è un po’ la coscienza di Zeno di Italo Svevo, da cui il sottotitolo del mio libro”.
Seguiamo allora, nelle sue avventure, Paolo, l’uomo del futuro prossimo. A noi così già vicino, mentre esplora la nuova realtà sociale e personale che ci attende tutti. Avremo un sequel? “Perché no – risponde l’autore di Cyber Oligocrazia – ho già il canovaccio pronto…”. Cipriano Marini, però, promette ai lettori un romanzo che è già in avanzata progettazione. “È una storia che riguarda il mondo del lavoro e in particolare le avventure di una donna in carriera”. Buona lettura a tutti.
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