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Festa della Repubblica, Mattarella: “Il 2 giugno ci chiede unità e coesione” [FOTO e VIDEO]

Si celebra oggi, martedì 2 giugno, la Festa della Repubblica. Sia questa una giornata per riflettere “sui valori fondativi repubblicani” ha dichiarato il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Nel corso della giornata il capo dello Stato si recherà a Codogno (Lodi), il paese lombardo duramente colpito dalla pandemia del coronavirus. Al mattino il presidente si è recato all’Altare della Patria in piazza Venezia a Roma. Lì ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento del Milite Ignoto, che rappresenta i caduti senza nome delle guerre. Il video che pubblichiamo è tratto dall’account Twitter del Quirinale. La foto dall’account Twitter di Anna Paola Sanna @annapaolasanna.

Il 2 giugno e la Costituzione

Il 2 giugno 1946, 74 anni fa, si svolse il referendum istituzionale tramite il quale gli italiani scelsero la forma di governo fra monarchia e repubblica. Prevalse quest’ultima – 12 milioni di voti contro i 10 milioni della monarchia – e da quel momento l’Italia nata dall’Unità del 1861 non fu più un regno. Gli italiani elessero un’Assemblea costituente che in due anni redasse e approvò la Costituzione della Repubblica italiana, entrata in vigore nel 1948. La Costituzione è la legge fondamentale i cui principi e le cui norme disciplinano gli organi dello Stato.

Il messaggio del presidente

“Nell’anniversario della fondazione della Repubblica – scrive il presidente Mattarella in un messaggio ai prefetti di tutta Italia – rivolgo a voi e, per il vostro tramite, agli amministratori locali e a tutti coloro che ricoprono pubbliche funzioni, l’augurio più sincero. Affinché questa data sia occasione per una rinnovata riflessione sui valori fondativi repubblicani”.

Mattarella a Codogno

Coronavirus, crisi che ci mette a dura prova

“Le dimensioni e la gravità della crisi – scrive ancora il presidente -, l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana, il dolore che ha pervaso le comunità colpite, hanno richiesto a tutti uno sforzo straordinario, anche sul piano emotivo. L’eccezionalità della situazione ha determinato difficoltà mai sperimentate nella storia della Repubblica, ponendo a tutti i livelli di governo una continua domanda di unità, responsabilità e coesione”.

Festeggiamenti e cerimonie

Il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica prevede che il presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto. Ossia all’Altare della Patria che si trova a Roma in piazza Venezia. Di solito lungo i Fori Imperiali a Roma si svolge poi la sfilata delle forze armate. Quest’anno, a causa della pandemia da coronavirus, non ci sarà la parata militare. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella andrà a mettere la consueta corona d’alloro a piazza Venezia. Quindi si recherà a Codogno, dove ci fu il primo caso di coronavirus confermato a fine febbraio scorso. Lì incontrerà le autorità locali. Tornerà quindi a Roma per un concerto nel cortile dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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