Fake news come difendersi? La guida di 5 punti in aiuto agli utenti
Un trend che purtroppo sta caratterizzando questi ultimi anni è sicuramente la diffusione delle “fake news”, la notizia falsa o la cosiddetta “bufala“. Quotidianamente notizie imprecise e inesatte, tra le ultime quelle sull’epidemia del coronavirus, vengono condivise sui social network o alimentano messaggi a catena sulle chat. Com’è possibile proteggersi dalle fake news e imparare a orientarsi in un mare di informazioni che molto spesso passano proprio attraverso il nostro telefonino? Wiko, azienda produttrice di smartphone acquistati da un target ampio dai teenager fino agli over 60, si è posta queste domande.
Facta News, in soccorso di questa problematica, stila una pratica guida di cinque punti. I consigli servono per non diffondere nuove bufale o, più in generale, non essere tratti in inganno da informazioni di dubbia origine.
Facta News in soccorso alle fake news
Il cosiddetto fenomeno dell’infodemia, la circolazione di troppe informazioni di dubbia affidabili. Facta News è un progetto ideato da Pagella Politica che si occupa di bufale e disinformazione. L’obiettivo è quello di segnalare ai lettori quali notizie, tra quelle che circolano sui media o sui social network, sono false, decontestualizzate o imprecise.
La guida in 5 punti per difendersi dalle fake news
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Conta fino a dieci!
Il primo trucco da mettere in pratica, prima di condividere dal proprio smartphone una notizia, è quello di contare fino a dieci e chiedersi: “Quali emozioni mi suscita il messaggio che ho appena letto?”.
Come regola di base, se una notizia suscita rabbia o indigna, se spaventa o intenerisce, c’è il rischio che stia cercando di fare leva sulle emozioni delle persone per essere diffusa, magari proprio con un invito diretto. Bisogna quindi fare molta attenzione alle catene!
È bene ricordare che se una cosa è troppo bella per essere vera, è perché nella maggior parte dei casi vera non è.
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Chi lo ha detto?
Il secondo passaggio, per non cadere vittima di una fake news, è quello di chiedersi sempre: “Qual è l’origine del contenuto che sto leggendo?”. Se la presunta notizia che abbiamo ricevuto su una chat è un’immagine con del testo senza un link diretto a un quotidiano, c’è da insospettirsi.
Sui social si può sempre controllare con un solo click le informazioni su una pagina o su un profilo che sta pubblicando foto e video condivisi centinaia di volte. Se non sembra qualcuno di affidabile, come un esperto riconosciuto o le autorità sanitarie, non cadiamo in inganno.
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Cerca la conferma riguardo le fake news
Il terzo trucco, prima di condividere una notizia, è quello di cercare online la conferma di quello che stiamo leggendo. Una notizia che sembra importante e che in pochi minuti o ore non è stata ripresa da nessuna fonte di informazione come grandi quotidiani, agenzie di stampa, radio e TV, è molto probabilmente falsa o fuorviante. Spesso, se nessuno sta parlando di quello che stai leggendo, è perché l’informazione non è affidabile, nonostante i ripetuti inviti alla condivisione.
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Occhio alla coerenza
Il quarto passaggio da tenere a mente è domandarsi se “tutto torna”. Spesso un articolo riporta un fatto o un virgolettato nel titolo, per invogliare il lettore a cliccare, ma dopo un’attenta lettura del testo si scopre che la notizia va in realtà fortemente ridimensionata. Può presentare anche domande che restano senza risposta. Un’altra caratteristica delle fake news è che sono spesso confuse e contraddittorie. Se qualcosa non quadra, è perché sono probabilmente frutto di fantasia.
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Nel dubbio, non condividere le fake news
Se vi sentite sicuri dell’affidabilità della notizia che state leggendo, o della foto o del video che vedete, potete condividerlo specificando che avete fatto alcune ricerche che confermano il contenuto in questione. Ma se avete anche solo un piccolo dubbio, meglio evitare di condividere. In giro c’è già fin troppa disinformazione, non aumentiamola!
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