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Cambiamenti climatici: in Italia fa sempre più caldo e non è un buon segno

Gli effetti negativi dei cambiamenti climatici non si arrestano. La temperatura cresce in Italia più che in altre parti del mondo. E non è un buon segno. Lo rivela l’Annuario dei dati ambientali 2019 dell’Ispra (il centro studi del ministero dell’Ambiente).

Secondo l’Ispra nel 2018 è stata registrata un’anomalia media pari a +1,71 gradi rispetto alla media climatologica 1961-1990. Un valore superiore a quello globale sulla terra ferma del pianeta (+0,98 gradi).

In particolare è stato calcolato un aumento della temperatura media pari a circa 0,38 °C ogni dieci anni nel periodo 1981-2018. Elemento che porta l’Italia ad allontanarsi dagli obiettivi di contrasto dei cambiamenti climatici. Nuovo picco, inoltre, per la temperatura dei mari italiani nel 2018: +1,08 gradi. Si tratta del secondo valore più alto dopo il 2015, rispetto al periodo 1961-1990.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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