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Coronavirus, l’Oms: “Attenti, le mascherine da sole non bastano”

“Vorrei essere molto chiaro: pubblichiamo l’aggiornamento della nostra guida sull’uso delle mascherine ribadendo ciò che diciamo da mesi. Questi dispositivi si dovrebbero usare sempre e solo come parte di una strategia globale. Da soli, non ci proteggono da Covid-19″. Lo ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra il 5 giugno.

Raccomandazioni per i malati

“L’Oms – ha spiegato Ghebreyesus – continua a raccomandare che le persone malate con sintomi di Covid-19 rimangano a casa e consultino il proprio medico. Le persone che hanno un’infezione confermata dovrebbero essere isolate e curate in una struttura sanitaria. I loro contatti dovrebbero essere messi in quarantena”.

Che fare di fronte a un malato da curare

“Se è assolutamente necessario che una persona malata o un contatto lasci la casa, dovrebbe indossare una mascherina. L’Oms continua a consigliare alle persone che si prendono cura di una persona infetta a casa, di indossare una mascherina mentre si trovano nella stessa stanza della persona malata”.

Mascherine, falso senso di sicurezza

“Le mascherine – ha continuato il direttore generale dell’Oms – possono anche creare un falso senso di sicurezza, portando le persone a trascurare misure come l’igiene delle mani e l’allontanamento fisico”. “Non lo dirò mai abbastanza chiaramente – ha aggiunto – le mascherine da sole non proteggono da Covid-19. Non sostituiscono il distanziamento, l’igiene delle mani e altre misure di sanità pubblica. Sono utili solo nell’ambito di un approccio globale”.

“Medici, indossatele sempre”

“Nelle aree a trasmissione diffusa – ha proseguito – l’Oms consiglia le mascherine a tutte le persone che lavorano nelle aree cliniche di una struttura sanitaria, non solo i lavoratori che si occupano di pazienti con Covid-19. Ciò significa, ad esempio, che quando un medico fa un giro di reparto in cardiologia o in un’unità di cure palliative dove non ci sono pazienti Covid-19 confermati, dovrebbe comunque indossare una mascherina”.

Maschere in tessuto? Sì ma con 3 strati

Ancora, “nelle aree con trasmissione comunitaria, si consiglia che le persone con più di 60 anni e i malati cronici indossino una mascherina nelle situazioni in cui non è possibile l’allontanamento fisico”. L’Oms ha infine raccomandato che “le maschere in tessuto debbano essere costituite da almeno tre strati di materiale diverso. I dettagli su quali materiali raccomandiamo per ogni strato sono contenuti nelle linee guida in via di pubblicazione”, ha concluso Tedros.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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