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Londra, vandali anti Churchill al corteo antirazzista: imbrattata la statua

Winston Churchill “era un razzista”. Una scritta con lo spray è comparsa alla base della statua di Churchill in Parliament Square a Londra.

Lo sfregio al padre dell’Inghilterra di oggi, l’uomo che come pochi altri contribuì a sconfiggere il nazifascismo in tutta Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, è comparsa domenica 7 giugno. Quando migliaia di persone hanno protestato a Londra per solidarietà al movimento americano dei Black Lives Matter.

Come è noto si tratta del gruppo di militanti neri antirazzisti che che da dieci giorni ha smosso l’America contro le violenze della polizia a seguito della morte dell’afroamericano George Floyd. E sta portando per le strade decine di migliaia di persone in tutte le maggiori metropoli degli Usa.

Manifestazioni, cortei, sit-in e l’inginocchiamento in segno di rispetto, dagli Stati Uniti si stanno diffondendo in tutto il mondo. Il quotidiano inglese The Independent riferisce che, durante la manifestazione londinese legata al movimento Black Lives Matter, sono stati intonati cori inaspettati. Come “Churchill era un razzista” e “Boris (Johnson, il premier britannico, ndr) è un razzista”.

La statua di Winston Churchill vandalizzata a Londra, in Parliament Square

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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