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I ragazzi e gli effetti del lockdown: è ora di fare sport e mangiare frutta

Arriva l’estate, è il momento di mangiare frutta. E di bere tanta acqua, spremute e centrifugati. Questo vale in modo particolare per merende e spuntini dei bambini e dei giovani. Soprattutto adesso che è finito il lockdown. I ragazzi, inoltre, se durante i due mesi di quarantena hanno mangiato di più e hanno fatto meno movimento, vanno incoraggiati a fare attività fisica. Senza aspettare necessariamente che ricominci la scuola.

Andare in bici

Basta una passeggiata, portarli al parco, andare in bici. O abitudini come fare le scale o andare a piedi a trovare i nonni se abitano vicino. Questi i consigli della professoressa Daniela Lucini, direttrice della Scuola di specializzazione in medicina dello sport ed esercizio fisico dell’Università degli Studi di Milano. Li riporta online l’Ansa. Lucini è componente del comitato scientifico di Time4Child, evento che si terrà a novembre su piattaforma digitale.

Sane abitudini

“Essere stati in casa avrebbe potuto essere un’opportunità per migliorare l’alimentazione per adulti e bambini – spiega Lucini -. Se non è stato fatto durante il lockdown può essere fatto da ora. Adesso che i bambini e ragazzi sono ancora in casa e si ha tempo, si possono correggere errori e mantenere sane abitudini anche per il futuro”.

Aumento di peso

“Andando incontro all’estate – sottolinea – abbiamo la fortuna di avere tanta frutta e quindi la possibilità di sostituire brioche e dolciumi evitando zuccheri lavorati e raffinati. Così come alimenti ricchi in conservanti, coloranti, come i salumi. Inoltre, se durante questi mesi si è mangiato di più perché ci si annoiava o c’era più cibo preparato dai genitori, bisogna correre ai ripari soprattutto perché nei ragazzi non è così facile capire l’aumento di peso visto che sicuramente saranno anche cresciuti in altezza”.

Un’ora di sport al giorno

Per Lucini è importante poi “almeno un’ora di esercizio fisico al giorno, ad esempio correre. In questo senso basterebbe andare al parco, giocare, camminare o andare in bici”. Qualora fosse possibile il consiglio è anche trovare “campi estivi e opportunità affinché i ragazzi non restino ancora in casa”. Per i più grandi si può anche immaginare, anche nella propria abitazione, di fare cyclette o tapis roulant sotto la sorveglianza del genitore.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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